Page 22 - Walter Capezzali - Madre Maria Francesca e le Suore della Dottrina Cristiana (1999)
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Castiglione, 1863
L'ambiente rassicurante di Castiglione si offre ad accoglie-
re nuovamente la giovane donna, che, accanto alla madre ed
alle sorelle, continua comunque a crescere sulla strada della
fede e dell'impegno sociale.
Troviamo Maria Nicola, con la sorella Florinda, responsabili
della conservazione di alcuni paramenti sacri già appartenuti al
soppresso Convento francescano dell'Osservanza, allora insediato
nello storico complesso dell'Abbazia e della Chiesa di San Clemen-
te a Casauria, splendido monumento dell'arte medievale abruzzese
e per molti secoli centro di grandissima importanza sia sotto il
profilo spirituale che amministrativo. E con i Figli del Poverello
d'Assisi la giovane De Sanctis aveva avuto frequenti incontri spiri-
tuali, che dovevano incidere sulla sua personalità e la sua ulteriore
formazione, contribuendo a dare significativa e duratura venatura
francescana al suo nascente carisma.
E ancora, nell'anno 1865, come nel seguente, troviamo un'al-
tra sorella di Maria Nicola, Albina, impegnata a Sulmona negli
studi per conseguire l'abilitazione all'insegnamento. Albina otter-
rà la patente prescritta dalla legge, e nel 1867 riceverà la nomina
a maestra elementare del Comune di Castiglione a Casauria, anche
se per una serie di controversie non poté subito esercitare tale
attività. E' invece sicuramente occupata nell'insegnamento, sem-
pre nel paese natale, a partire dal 1876, ma - come vedremo -
anche per lei era segnata una strada diversa e più impegnativa,
accanto alla sorella, di due anni più grande di lei.
Con Maria Grazia De Sanctis e le sue figlie conviveva ancora
in Castiglione, nel 1867, un altro figlio del farmacista Ferdinando,
Francesco. Anche per quest'ultimo le vicende della vita non ave-
vano segnato giorni lieti, sicché quell'anno, al fine di far fronte
ad un debito contratto con dei falegnami di Caporciano, cede alle
sorelle Maria Nicola e Florinda la sua quota di eredità paterna.
I dieci anni seguenti trascorrono per la famiglia De Sanctis
senza che se ne trovi traccia nei documenti. E' questa la vigi-
lia, sicuramente non irrilevante sotto il profilo del perfezionar-
si ed irrobustirsi di un disegno di vita coraggioso ed impegna-
tivo, di. un nuovo ritorno all'Aquila, dove contemporaneamen-
te erano maturati tempi e propositi per un rinnovato impegno
e per un sostanziale progresso della Chiesa locale.