Page 120 - Una primavera di bene: In cammino con Madre Pierina Santarelli (2006)
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IL RITRATTO DI UNA "MADRE" Pescara, 12 dicembre 2005
C hiamare con il nome di "Madre" Madre Pierina non è un segno di rispetto e di
riverenza, ma una conseguenza naturale e spontanea dei sentimenti che questa Suora è
riuscita a suscitare in tutti coloro che l'hanno conosciuta.
Madre è l'appellativo che ci viene istintivamente dall'intimo del nostro cuore e che
vuole anche dare atto della sua costante donazione verso tutte le persone che ha
avuto modo di incontrare e che ha amato con l'affetto di una madre verso i suoi figli.
Il suo sguardo sempre dolce e severo ad un tempo verso tutti, la sua infaticabile
attività per le Opere del Suo Ordine, la sua costante e sentita partecipazione alle
gioie e alle sofferenze delle nostre famiglie, la sua indiscussa autorità morale nei
confronti di tutte le consorelle, la sua guida sicura nella direzione della difficile e
complessa opera di educazione spirituale e culturale dei nostri figli, sono doti che
si compenetrano nella sua persona sì da renderla un esempio luminoso di Madre
spirituale verso tutti quelli che ha incontrato nel corso del suo lungo cammino di
meritorio apostolato a servizio della Chiesa.
Grazie, Madre Pierina, per tutto quello che abbiamo ricevuto e continuiamo a
ricevere. La sua missione non è peraltro compiuta, essa continuerà a produrre
frutti copiosi per il Suo Ordine, per la Chiesa e per l'Umanità.
Di tutte le Opere del Suo Ordine che Lei ha visto nascere e crescere in questi
anni, che sono nate e cresciute con l'aiuto della Provvidenza, ma alle quali ha
dato un contributo quanto meno rilevante al loro potenziamento senza dubbio
la missione in Bolivia è la sua creatura prediletta.
Non potrebbe essere altrimenti. Una madre pone un'attenzione particola-
re, riversa un affetto maggiore, soffre e palpita per i figli che hanno più biso-
gno di un sostegno morale e materiale.
Per la missione Lei, o Madre, ha donato tutta se stessa fino a mettere in
pericolo la Sua salute, ha saputo inculcare anche a molti, spesso distratti
dalla convulsa vita quotidiana, sentimenti di fraterna partecipazione per la
vita della lontana missione boliviana.
Dio renda merito per l'eternità alla sua missione di servizio.
Una ultima preghiera, una ultima promessa, desideriamo chiederLe:
nel suo cuore di Madre, fra tante ansie e preoccupazioni ci sia sempre un
posticino anche per noi e nelle sue quotidiane preghiere ci ricordi al
Signore affinchè aiuti anche noi nella difficile costruzione delle nostre
famiglie, nella gigantesca opera di educazione dei nostri figli e soprattut-
to preservi i nostri giovani da tanti mali che affliggono oggi l'umanità.
GIULIANO LALLI Prefetto di Pescara
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