Page 392 - Antonio Alfredo Varrasso - Madre Maria Francesca: Fondatrice dell'Istituto Suore della Dottrina Cristiana - Storia e Documenti (Vol. II°) (1997)
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In generale le Suore parlino sempre con voce dimessa, evitando pa-
role inutili e frascherie di mondo.
90°- Dalle ore 8 alle 10 del mattino, al suono del campanello, si
farà silenzio rigoroso. Lo stesso dall'l alle 3 del giorno e dall'ora del
riposo della sera alla levata della mattina.
91 ° - Si proibisce alle Suore di entrare nelle celle altrui senza il
permesso della Superiora, o tenervi colloqui, ma solamente è per-
messo alle ufficiali ed alla Superiora di entrarvi per eseguire il pro-
prio ufficio. Vi sia adunque una stanza comune, dove le Suore pos-
sano riunirsi insieme in santa conversazione nei tempi e nelle ore
stabilite dall'orario comune di tutti gli atti della comunità.
92° - Finalmente nelle conversazioni si usino dalle Suore mode-
ste e religiose parole, guardandosi diligentemente da profani e ridi-
coli discorsi, massime se feriscono la modestia e la carità fraterna.
Capo VI - Ordinamento interno della Comunità.
Questo capitolo è il 2° della Regola primitiva. Si prenderà come
stà, sopprimendo i nn. 13, 14, e 16. Così pure si far per i capp. 7, 8,
9,10 e 12.
Capo VII - Della scuola interna
(Capitolo 4° della Regola primitiva).
Capo VIII - Della Dottrina Cristiana
(Capitolo 5° della Regola primitiva)
Capo IX - Dell' assistenza agl' infermi
(Capitolo 6° della Regola primitiva)
Capo X - Dell'Amministrazione domestica
(Capitolo 7° della Regola primitiva)
Capo XI - Della correzione paterna, della denunzia e della mortifi-
cazione da imporsi alle colpevoli.
A) Della correzione paterna e della denunzia
1 ° - La correzione paterna è un atto di carità, che deve farsi dalla
religiosa ogni qualvolta sorprende una sua consorella in alcuno fallo