Page 394 - Antonio Alfredo Varrasso - Madre Maria Francesca: Fondatrice dell'Istituto Suore della Dottrina Cristiana - Storia e Documenti (Vol. II°) (1997)
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derà col Confessore.
2° - Chi dirà parola offensiva o mala risposta a qualche consorella,
se ne renderà colpa in refettorio e le sarà ingiunto di chiederle perdono.
3° - Se risponderà male alla Superiora e resisterà all'ubbidienza.
ne chiederà perdono alla Superiora presenti tutte le Suore. Per la
seconda volta le si toglierà la pietanza o la Comunione. Non emen-
dandosi raddoppieranno tali pene e si farà mangiare in ginocchio e
se anche con queste pene non si ottiene l' emenda. sia deferita la
cosa all'Ordinario.
4° - Chi farà mormorazioni, o lamenti contro la Superiora e le
consorelle, o seminerà discordie, o rivelerà fuori cose che rechino
disonore all'Istituto o a qualche consorella, oltre rendersene in colpa
come sopra, per la prima volta le si toglierà la pietanza, per la secon-
da mangerà pane ed acqua in ginocchio, per la terza le si toglierà per
tre giorni il Crocifisso e la Comunione. Se con tali mortificazioni non
si otterrà 1 'emenda gli siano raddoppiate per un tempo più lungo.
5° - Se una consorella venisse a commettere un pubblico fallo da
recar disonore all'Istituto ed a sé medesima siano applicate le pene
stabilite al n. 4 e raddoppiate per più lungo tempo, con sei mesi di
ritiro, facendo tutti i venerdì pane ed acqua, se di nuovo vi ricadrà.
6° - Per le piccole mancanze si rilascia alla prudenza della Supe-
riora. La Superiora nel dare alle sorelle suddite penitenze gravi o
leggere deve usare non ismodato rigore per perderle, ma animo mo-
derato e gran carità col solo intendimento di guadagnarle a Gesù e
salvarle.
Capo XII.
(Capitolo 8° della Regola primitiva).
DOCUMENTO N. 16
COMPRAVENDITA PER NOTAR VINCENZO DE MATTEIS IN TORRE DE PASSERI DELL'l l
MARZO 1900: DOMENICA D'INTINO IN SPEZZA VENDE A FILOMENA ToUBIANO DI
PANFILO, MOGLIE DI GIUSEPPE CONFALONE DEL FU CAMILLO - ENTRAMBE DI CASTI-
GLIONE A CASAURIA - UNA CASA IN CASTIGLIONE A CASAURIA E PRECISAMENTE
QUELLA GIÀ APPARTENUTA AGLI EREDI DI FERDINANDO DE SANCTIS. ARCHIVIO NO-
TARILE DISTRETTUALE DI TERAMO.
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Regnando Sua Maestà Umberto Primo per Grazia di Dio e volontà
della Nazione Re d'Italia. L'anno mille e novecento. il giorno undici