Page 242 - Antonio Alfredo Varrasso - Madre Maria Francesca: Fondatrice dell'Istituto Suore della Dottrina Cristiana - Storia e Documenti (Vol. II°) (1997)
P. 242
240
parole inconsulte e niente corrette nella lettera di dimissioni". ·
L'amministrazione Napoleone s'avviava al declino, ma senza
che venisse meno quel particolare attivismo che l'aveva sempre
contraddistinta. La seduta consiliare del 26 febbraio 1899 è
ancora dedicata alla fondamentale opera pubblica dell'acque-
dotto. Si predispose l'appalto dei lavori mediante licitazione
privata e si perfezionò il mutuo relativo con la Cassa Depositi
e Prestiti. In un clima che risentiva fortemente dell'incipiente
scadenza elettorale amministrativa il Sindaco Napoleone pro-
pose anche la realizzazione dell'allargamento della piazza del
paese, dell'unica esistente, per costruirvi pure l'edificio delle
scuole. Risulta interessante la relazione del Sindaco, per certi
versi di stridente attualità, nei suoi risvolti di carattere storico-
culturali, che meglio ci documentano sulla mentalità venutasi
formando per la vivibilità del centro storico cittadino.
"( ... ), in un paese come il nostro - esordisce il Sindaco - ba-
stantemente popoloso e civile, si ha la sventura di non avere
una piazza, che risponda all'esigenze del civile progresso". Di
qui una descrizione, a dir poco scoraggiante, del centro storico,
arricchita con un più particolare richiamo alle sue origini sto-
riche. Infatti, "non vi si vede che una lunga via interna.fronteg-
giata da vicoli senza uscita; nè cifaccia impressione quando
dalla storia patria s 'apprende che esso ebbe origine da un mo-
naco (sic!) della vicina Badia Casauriense e un monaco in tempi
molto remoti non poteva avere altra idea, che quella dei corridori
del convento, in cui si vedevano, a dritta e a manca, delle celle,
nelle quali i monaci erano stanziati e perciò nessuna colpa può
riguardare il passato. Di presente però la colpa sarebbe assai
grave, se le cose rimanessero come erano dalla loro prima origi-
ne. Inoltre, ora che abbiamo in prospettiva di una conduttura di
acque potabili, che non passerà molto vedremo di zampillare
dentro il nostro abitato, non si pensasse seriamente ad avere
una piazza, in un punto della quale dovrà elevarsi una fontana
pubblica. Per la qual cosa sono d'avviso che ad ottenere il nostro
intento sia demolita una parte dell'abitazione destinata ai Par-
roci ed un casamento diruto del signor Bertrando Colella, che re-