Page 243 - Antonio Alfredo Varrasso - Madre Maria Francesca: Fondatrice dell'Istituto Suore della Dottrina Cristiana - Storia e Documenti (Vol. II°) (1997)
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stano proprio al centro del nostro abitato. E con ciò non solo si
verrebbe a prevedere ad un locale adatto alla bisogna, ma con
l'ammasso del materiale, che si avrebbe dalla cennata demoli-
zione, si potrebbe, senza grave spesa, elevare deifabbricati, per
addirsene parte a botteghe e parte a scuole comunali. Fate dun-
que, o Signori, che questa mia idea, suggeritami dal desiderio di
una intera popolazione, non rimanga un'utopia e si traduca in-
vece subito infatto" .
Il Consiglio approvò l'intento del Sindaco e delegò la Giunta
a predisporre un progetto, che gli eventi successivi, però, bloc-
carono, per essere ripreso parzialmente negli anni Venti del
Novecento. E' del tutto evidente che il Sindaco si faceva porta-
voce di una esigenza effettivamente sentita dalla popolazione,
anche se non mancano, come notammo, accentuazioni di sa-
pore elettoralistico ed in qualche caso velleitario. In ogni caso
il 'modernismo' del Sindaco rivela una concezione molto nega-
tiva del centro storico, che non poteva non appartenere ai ceti
proprietari urbani.
I quali, peraltro, fondavano la loro analisi sulla scorta di
una tradizione culturale del tutto insufficiente a comprendere
il lungo e secolare processo formativo del nostro centro urba-
no. Ma è pur sempre indicativo il fatto che il Sindaco si appelli
ad una tradizione storica, che è rivelatrice di un'attenzione alle
problematiche urbanistiche del tempo. Di certo non si assu-
mono questo compito altri settori della classe dirigente del
Paese ed in primo luogo i de Petris, i quali, come depositari di
un vasto patrimonio documentario e storico del Paese, che era
il loro archivio familiare, rimangono pur sempre gelosi custodi
di quella tradizione, che per loro è innanzitutto familiare e di
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Il 9 luglio 1899, riunito allo scopo per la terza volta, il Con-
siglio tornò ad eleggere il Sindaco per il triennio 1899-1902.
Tanto il 29 giugno, che il 5 luglio le rispettive sedute risultaro-
(325) Cfr. Deliberazioni consiliari 1895-1904, cit., delibere n. 187.