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Testimonianza di
Suor Cecilia Fantacci
Le Suore Missionarie dell’Istituto Dottrina Cristiana
rendono grazie a Dio per la loro presenza nella carissi-
ma Parrocchia Gesù Divino Lavoratore in Roma. Fare
memoria della nostra risposta alle esigenze pastorali
della parrocchia è rivivere quei momenti così intensi di
vita veramente missionaria. Il territorio della parroc-
chia a quei tempi non aveva cancelli e recinti, dunque
la parrocchia era veramente la casa di tutti i parroc-
chiani: ogni categoria aveva la sua sede per incontrar-
si. Mancava solo la presenza di una comunità di vita
consacrata. Il parroco Don Francesco Rauti ne avvertì
la necessità perciò, chiese ed ottenne la nostra colla-
borazione; infatti la nostra Superiora Generale Madre
Pierina Santarelli ne accolse la richiesta e il 14 Settem-
bre dell’anno 1963 accompagnò le tre suore che a-
vrebbero formato: la piccola fraternità: Suor Cecilia,
Suor Albina e Suor Vincenzina. Il viaggio L’Aquila Ro-
ma avvenne con la corriera di linea, in quanto non
c’era l’autostrada. Ad accoglierci a Piazza Esedra tro-
vammo il vice parroco Don Michele Quarto con la sua
Renault. In parrocchia ci accolse il parroco Don Fran-
cesco Rauti, Don Carmine Recchia assistente spirituale Alcuni dei sacerdoti
delle giovani e tantissime ragazze. L’accoglienza fu che ci hanno accompagnato
veramente cordiale e festosa. Il giorno dopo, domeni- dal 1963 ad oggi
ca 15 settembre facemmo il nostro ingresso solenne
nella bella grande chiesa parrocchiale gremita di fede-
li. La nostra missione apostolica fu completata con
l’apertura della scuola dell’infanzia. Certo non manca-
rono le difficoltà poiché i locali non rispondevano alle
esigenze dei piccoli, ma con la nostra buona volontà
furono superate. Ciò che ci rese particolarmente entu-
siaste fu la catechesi ai tanti ragazzi così come le tan-
Don
Don
Don
te iniziative in oratori frequentato da tantissime ragaz- Francesco Rauti Michele Quarto Riccardo Lamba
ze e famiglie. Il tempo non ha cancellato nulla di tutti
gli avvenimenti vissuti, sia lieti che tristi, ogni fatto
accaduto è vivo nella nostra memoria e nei nostri cuo-
ri. Oggi, come ieri, la chiesa ha bisogno di vocazioni
sacerdotali e religiose: al parroco Don Riccardo, ai sa-
cerdoti tutti, alle carissime consorelle che continuano il
lavoro iniziato 50 anni or sono, formuliamo i nostri più
fervidi auguri per un lavoro pastoralmente fecondo.
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