Page 182 - Una primavera di bene: In cammino con Madre Pierina Santarelli (2006)
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GUARDA AVANTI! L'Aquila, 15 novembre 2005
O ggi non dovrebbe essere la mia penna, ma il mio cuore, dinanzi a questo foglio
bianco. Una valanga di sentimenti e di ricordi mi è piombata addosso, dopo la telefona-
ta di Madre Nazarena.
Tanti momenti, tanti gesti che credevo sepolti per sempre vanno riaffiorando e si
mescolano, si accavallano quasi in gara tra loro, ognuno per occupare il primo posto.
Cara, dolcissima Madre Pierina, ciò che ricordo di te ha radici molto lontane risalen-
ti agli albori della nostra parrocchia, quando eravamo quattro gatti nelle mani forti di
don Guido.
Affidai il mio primo nipotino al tuo sorriso e alle tue mani delicate e amorose.
Tornava da scuola sempre sereno e sorridente, come te.
Una sola cosa non gli andava a genio: la vostra insalata! Un giorno, però, mi annun-
ciò che l'aveva mangiata e che gli era piaciuta. Accorgendosi della mia espressione di
meraviglia, mi disse: "Me l'ha fatta mangiare la madre!" Forse fu in quell'istante che
nacque quel nodo che ancora oggi mi tiene legata a te e divenisti sacra per me, tu che
avevi preso tra le tue braccia quel bambino altrettanto sacro per me.
Sono corsa da te ogni qualvolta ho avuto un problema e tu hai saputo consolarmi,
consigliarmi, facendomi tornare a casa più serena, perché sentivo le tue preghiere e
quelle delle tue dolcissime suore.
In questo istante mi sta tornando alla mente una tua frase, una luminosa goccia di
saggezza.
Ero venuta a farti visita perché non stavi bene e, pur magra e pallida come ti trovai,
ebbi la sensazione di trovarmi dinanzi ad un gigante. Rimasi con te per lungo tempo e
tu mi lasciasti parlare, senza intervenire tanto, mentre ti confidavo la mia ultima, terri-
bile pena. Mi prendesti la mano e mi dicesti: "Non devi più guardare al passato, ti fa
male. Ora guarda avanti, altrimenti finirai col non godere il presente e col non sognare
il futuro" .
Quanta saggezza in queste parole! Esse contengono un sofisticato principio filosofi-
co che solo la tua anima grande poteva comunicarlo con semplicità.
Ecco ciò che sei stata e continui ancora ad essere: la fonte della saggezza, della lun-
gimiranza che hai saputo inculcare in chi ti è stato e ti è vicino.
Il Vangelo scritto si è fatto in te azione produttiva e quando ti abbiamo vista legger-
mente assente, tu eri al di sopra dei nostri terreni pensieri e programmavi ancora una
tua opera di amore, di solidarietà che hai saputo mandare in angoli remoti dai quali ti
arrivano, ora, sorrisi e canti di bimbi, ieri diseredati, oggi felici e con una concreta spe-
ranza di futuro.
Ciao Madre Pierina! Perdonami se non sono venuta da te in quest'ultimo periodo.
Non potevo e non dovevo portarti il mio grande dolore, anche se, sono certa, mi avre-
ti stretta a te e ancora una volta mi avresti regalato un tuo sorriso che mi avrebbe dato
forza e speranza. E fede! Come sempre!
ELISA ZILLI GRAZIOSI
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