Page 186 - Una primavera di bene: In cammino con Madre Pierina Santarelli (2006)
P. 186

La Bolivia oggi è una repubblica con parlamen-
                                                                   to eletto a suffragio universale e garantisce la liber-
                                                                   tà di pensiero e di culto alle varie etnie che la popo-
                                                                   lano.  Buona  parte  della  popolazione  e  la  classe
                                                                   dirigente, discendente dai conquistadores spagno-
                                                                   li, oggi è cattolica, ma sono presenti gruppi prote-
                                                                   stanti, ebrei oltre a gruppi locali legati a credenze e
                                                                   rituali nativi.
                                                                      La  lunga  dominazione  spagnola  ha  lasciato
                                                                   tracce profonde nella lingua, nella cultura  e nella
                                                                   religione  delle  popolazioni  locali.  Gli  Indios  di
                                                                   Bolivia  in  genere  oggi  parlano  spagnolo  e  lo
                                                                   sovrappongono  alle  lingue  originarie.  Inoltre
                                                                   aggiungono alle loro culture, fortemente legate ai
                                                                   fenomeni  naturali,  quella  dei  colonizzatori  spa-
                                                                   gnoli. È noto che questi imposero il potere politico
                                                                   della  loro monarchia a costo  di  stragi,  genocidi e
                                                                   sistematica  distruzione  delle  tracce  di  culture  e
                                                                   religioni precedenti il loro arrivo.
                                                                      Nella loro opera di sottomissione politica e cul-
                                                                   turale  delle  popolazioni  locali,  i  conquistadores
                                                                   incoraggiarono anche la diffusione ed il consumo
           della foglia di coca, in quanto notarono che quelli che la consumavano lavoravano di più e mangiavano
           di meno.
               Il risultato odierno di questa miscela di culture andine di matrice incaica e di cultura cattolico-ispani-
           ca è difficile da capire in poco tempo, la gente è impenetrabile, ha atteggiamenti apparentemente sotto-
           messi all'uomo bianco, ma di fatto è orgogliosa, diffidente, dice poche parole all'estraneo, si esprime in
           forme di protesta frequenti ed ignorate, è  attaccatissima a tradizioni e riti ed interpreta con molta liber-
           tà la cultura dell'uomo bianco.
               È fra  questa gente ed in un ambiente dalle  caratteristiche geografiche  diversissime  dal nostro per
           clima ed altitudini che Madre Pierina e Madre Nazzarena compirono un primo viaggio di due settimane
           nell'ottobre del 1984, in una esplorazione del territorio che giunse fino alJe altezze rarefatte ed inospitali
           del lago Titicaca, alla ricerca di un luogo adatto per fondare la missione. Seguirono numerosi altri viaggi,
           a partire dal 1986.
               Da notare che  proprio  in  quell'anno,  nel  giorno di Natale,  Padre Remo  Prandini Viotti,  il  sacerdote
           Salesiano primo fondatore della missione in quelle zone, perì tragicamente a causa di un'inondazione, men-
           tre andava in bicicletta in direzione del villaggio di Trom pillo, per portare ai bambini i regali di Natale.
               Dopo  aver  conosciuto i  molteplici  aspetti  della  miseria  boliviana  e  le  sue  cause,  Madre  Pierina  e
           Madre Nazzarena individuarono come bisognose di aiuto e di  sostegno, in  modo primario rispetto agli
           altri, le bambine e le ragazze in stato di abbandono,numerosissime, esposte ai rischi dell'analfabetismo,
           ignoranza, malattie, stupri e gravidanze indesiderate.
               Allora furono istituiti orfanotrofi per bambine e ragazze dai tre ai diciotto anni, e così iniziò l'opera mis-
           sionaria in Santa Cruz de la Sierra, che tuttora seguita e cresce con iniziative ricche di buone prospettive.
               Le ragazze vengono ospitate e nutrite e seguono  i normali corsi della  scuola pubblica boliviana. Nelle
           ore libere dalle attività scolastiche c'è pratica di taglio, cucito e di ricamo, per cui le ragazze dimostrano



                                                                184
   181   182   183   184   185   186   187   188   189   190   191