Page 178 - Una primavera di bene: In cammino con Madre Pierina Santarelli (2006)
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SEME D'AMORE UN GIORNO QUALUNQUE ...
L'Aquila, 1 maggio 2006 L'Aquila, 21 febbraio 2006
Con la dolcezza e l'auto- Un giorno come tanti, nel chiaro-scuro dei corridoi illuminati
revolezza vive la sua missione dalla luce del sole e risuonanti del vociare dei bimbi, si staglia la
con coraggio e abnegazione. figura austera di quella che per me è la massima autorità della scuo-
L'impegno da Lei profuso la: Madre Pierina! La saluto con il dovuto rispetto ... Si avvicina ... il
verso le consorelle e gli allievi suo viso chiaro, sereno, i suoi occhi azzurri penetranti ... ma non
è come un seme d'amore che si fanno male ... mi sento scrutata e rassicurata insieme ... Mi saluta!
è sparso oltre i confini e per "Come stanno Francesca e Andrea?!".
più di una generazione. Mi tocca forte il cuore, ... mi sorprende ...
Con il suo sguardo e la sua Come fa a ricordare a chi appartengono tutti questi bambini?! ...
vivace intelligenza sembra Solo un cuore materno con uno spazio amerovole immenso può
"leggere" in fondo al nostro contenerci tutti!
cuore. Una capacità che mi ha commosso. Una lezione per la vita.
Un giorno qualunque di 24 anni fa ... un giorno speciale per un
SILVIA E GIULIO TATON.l dono inaspettato.
Grazie Madre Pierina. M. CRISTINA TRUPPI BALENA
IL DONO DELLA CARITÀ Castiglione a Casauria (Pescara), 8 dicembre 2005
I miei primi contatti con l'Istituto Dottrina Cristiana si determinarono per il fatto che quelle Suore
desideravano ripercorrere la vicenda storica della loro Fondatrice, Madre Maria Francesca De Sanctis,
nata e morta in Castiglione a Casauria, il mio paese natale, dove vivevo e vivo. Le Suore mi cercarono per
via delle mie "competenze" di storia locale e lo fecero sollecitate al riguardo da Mons. Mario Morelli, a
cui pure si erano rivolte; un personaggio - mi si passi la parola affatto riduttiva - che io avevo conosciu-
to attraverso la frequentazione della grande famiglia della Deputazione Abruzzese di Storia Patria e che
avrei, da subito, molto amato. Fu dunque Mons. Morelli a incitarmi ad intraprendere uno studio ed una
approfondita ricerca storica, di cui, appunto, mi incaricarono le Suore della Dottrina Cristiana; studi e
ricerche che, nel prosieguo, ebbero l'esito di una pubblicazione. Questa attività perdurò circa cinque a ·
durante i quali io ebbi modo di incontrami con le Suore, a L'Aquila e a Sulmona e anche a Castiglione a
Casauria, dove avevano recuperato e ristrutturato la Casa Natale della Madre Fondatrice. In uno di que-
sti primissimi incontri conobbi Madre Pierina.
In talune persone, massime religiose, il buon Dio ha trasfuso una autorevolezza, una grazia partico-
lare, che io, fin da fanciullo e allievo dei PP. Barnabiti, per qualche singolare motivazione affettiva del mio
animo, avvertivo immediatamente! Questo era il caso, come in Don Mario Morelli, di Madre Pierina. Chi
mi apparve come la Madre più provvida di tutte; come colei che, con un semplice e limpido sguardo, met-
teva a fuoco la situazione. Non era semplice senso pratico. Il suo era uno sguardo molto dolce, rassicu-
rante. Non l'ho vista mai diversamente. Si, questo lo capii subito in lei e fu la cosa che me la faceva ricor-
dare sempre. Le difficoltà non mancavano certo al mio lavoro di ricerca; difficoltà non solo d'ordine tec-
nico e pratico.
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