Page 12 - Una primavera di bene: In cammino con Madre Pierina Santarelli (2006)
P. 12
Venne poi trasferita a Ca' Morosini (Padova) dove diede il meglio di sé anche nel campo pastorale. Fu
proprio durante la permanenza a Ca' Morosini a distinguersi per capacità caritativa e organizzativa.
Operò infatti indefessamente a favore degli sfollati del Polesine durante l'alluvione del fiume Po nel
novembre del 1951. Tutti i Comuni dell'Alto Polesine e della cosiddetta Bassa Padovana si aprirono all'ac-
coglienza di quella gente sofferente. Ca' Morosini potè contare più di sempre, in quella circostanza, sulla
generosa disponibilità e creatività di Madre Pierina, delle sue consorelle e dell'ammirevole maestro
Albino Longato. Madre Pierina raccontava che in quel terribile periodo aveva visto anche nascere bam-
bini su un tavolo di fortuna in condizioni davvero precarie.
Le sofferenze di tante donne, giovani e bambini raggiunsero davvero livelli elevati. Fu in quel perio-
do che per Madre Pierina riemersero problemi polmonari e potè curarsi grazie alla penicillina che i fra-
telli Tonino e Lelio le inviavano dall'Argentina.
Dopo un breve periodo nella provincia di Terni, a Campomicciolo, fu chiamata a L'Aquila come
Maestra di Formazione. Dal 1954 al 1957 seguì il "Corso di Formazione per le Maestre delle Novizie
d'Italia", organizzato dalla S. Congregazione dei Religiosi a Roma. Diede subito al Noviziato un'impron-
ta di formazione seria con contenuti solidi, sostenuta in questo oltre che dai superiori del tempo, da sacer-
doti colti e impegnati, specialmente i Padri Francescani, tra i quali è doveroso citare Padre Gabriele
Marini OFM.
Fu un tempo florido per il Noviziato delle Suore della Dottrina Cristiana: ideale della santità, entusia-
smo del dono, operatività pastorale, determinazione nella sequela Christi, furono alcune delle forti carat-
teristiche di quel tempo di grazia che diede avvio a criteri nuovi nella linea formativa, basata sull'esigen-
za di una solida formazione spirituale e culturale, capace di formare donne pronte ad essere lanciate nel
mondo ed essere testimoni e annunciatrici del messaggio evangelico.
Già a quei tempi lei stessa confidava come spesso le sue benefiche e lungimiranti intuizioni e decisio-
ni fossero, nel suo intimo, confortate dal privilegio di sogni premonitori.
L'anno 1956, Madre Pierina Santarelli, diventava membro del Consiglio Generale e l'anno 1959 veni-
va eletta Superiora Generale, con evidente difficoltà per il folto gruppo giovanile che ormai sentiva sicu-
rezza nella sua azione formativa con una grande speranza in cuore per un futuro migliore. Dall'anno 1959
all'anno 1987 fu Superiora Generale dell'Istituto realizzando le opere del Signore ad ampio raggio.
Iniziò potenziando la formazione iniziale e organizzando la formazione permanente. Ottenne il
Decretum Laudis per l'Istituto (19 luglio 1969). Pensò a risanare alcune situazioni economiche difficili.
Quindi si mise in ascolto delle necessità che le venivano presentate ed a tutte seppe dare risposte e solu-
zioni adeguate. Negli anni '60 e '70 aprì diverse comunità in Italia. Innanzitutto la
nuova sede a L'Aquila- Fuori Porta Leoni, poi S. Maria di Feletto (Treviso), Gesù
Divino Lavoratore a Roma, Brugnera (Pordenone), Taggì di Sotto (Padova),
Terraglione (Padova), Foligno (Perugia), nuova sede Scuola Materna e Casa
di Riposo a Barisciano (L'Aquila), Montenero di Bisaccia - Scuola
Materna (Campobasso), Roma - Monte Mario, Termoli
(Campobasso), nuova sede a
Sulmona (L'Aquila).