Page 11 - Una primavera di bene: In cammino con Madre Pierina Santarelli (2006)
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STORIA DI  UN  CAMMINO








             M   ADRE  PIERINA  SANTARELLI,  al  secolo  Carolina,  chiamata  Lina,  nacque  a  S.  Panfilo  d'Ocre
         (L'Aquila) il 9 giugno 1920 (registrata 1'11) da Tito Santarelli e Rita Mattucci, secondogenita di cinque figli
         (Angelantonio, Giuseppe, Lelio e Adelina).
             Fu battezzata nella Chiesa Parrocchiale il 22 giugno 1920 e cresimata il  7 giugno 1932.

             Fedelissima frequentatrice delle attività parrocchiali aveva la sua guida spirituale in Padre Corrado
         Signore  dell'O.F.M.  vice  parroco  del  paese,  appartenente  alla  comunità  del  bellissimo  Convento  di
         Sant' Angelo d'Ocre.
             All'età di 13  anni fu in pericolo di vita a causa di complicanze del morbillo, nello stesso periodo con-
         trasse il tifo ed una infezione polmonare con pleurite, tanto che le fu amministrato il sacramento "dell'e-
         strema unzione". L'intero paese pregò per la  sua guarigione e fu  salva. Nel frattempo manifestò al suo
         Padre Spirituale e alla sua famiglia la volontà di seguire la vocazione religiosa cosa che andava maturan-
         do da tempo.
             Il  primo riferimento fu la  zia  Suor Adelina,  sorella  del  papà,  che  viveva  a  Pescara nella comunità
         "Istituto Nostra Signora" della Compagnia di Maria. Andò da lei a farle visita per manifestare questa sua
         volontà, ma le fu detto che doveva aspettare essendo troppo giovane.
             Lina però era molto determinata nella sua scelta e attraverso il  suo Padre Spirituale, P.  Corrado e P.
           aspare Forcina O.F.M., arrivato in paese per una missione popolare, si mise in contatto con le Suore della
           ottrina Cristiana a L'Aquila.
             Il fratello maggiore, Angelantonio Santarelli (il  padre era all'estero), il 5 maggio 1935 scrisse una let-
         t  a all'allora Superiora Generale, Madre Pia Bafile, che dice testualmente così:

                       "Rev.111a  Madre,  umilmente fa doma11da  per la  mia sorella diletta,  Carolina  Santarelli,  (che il 9 giugno compi-
                       rà  quindici anni) la  quale desidera di essere ammessa nel Suo Istituto. Della sua vocazione non ne duqiti! Sono
                      ben tre anni che ci pressa continuamente per ottenere il nostro consenso di abbracciare lo stato religioso. Quindi,
                      compiamo Ull dovere di coscienza nell'appagare i suoi santi desideri. Accettiamo poi, le condizioni di cui ci parlò
                      il P.  Corrado, e cioè: f  1.000 per la dote, E 500 per l'abito e il corredo a 12.
                       Sicuro di essere esaudito,  con  distinta stima La ossequio".
               29 febbraio 1936 lasciò la casa natale, dove aveva vissuto una forte esperienza di famiglia carica di
         cal  re   ano e ispirata a forti valori religiosi, per entrare nell'Istituto delle Suore della Dottrina Cristiana
         a L Aquila.  Erano tempi difficili,  di  ristrettezze,  e  lo  stile della  vita  religiosa era austero,  segnato dalla
         ri   '1cia. La giovane Lina, molto curata in famiglia, ne risenti molto, ma la forza dell'ideale fu più forte
         e   però ogni sorta di difficoltà.
             \fel  frattempo fece il periodo di formazione entrando in Noviziato il  2 ottobre 1936 ed emettendo la
         P  essione temporanea il 26 luglio 1938. La Professione Perpetua la farà invece il 3 settembre 1956, quan-
         d    erranno introdotti i Voti perpetui nell'Istituto.
              ompletati gli studi superiori, nonostante la realtà bellica che sconvolgeva l'Italia, venne subito inse-
             nella realtà scolastica svolgendo la sua attività a Poggio Picenze (L'Aquila), dove visse le esperienze
             dure della guerra, successivamente lavorò alla Badia (L'Aquila) dove fu di sostegno anche ai carcera-
              ,. a Co~~nio (L'Aquila) dove per vicende varie ebbe molto da soffrire. In quegli anni  frequentò anche
               "'O d1 infermiera per dare soccorso durante la guerra.



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