Page 14 - Una primavera di bene: In cammino con Madre Pierina Santarelli (2006)
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S.  Panfilo d'Ocre. Casa in cui visse
                                                                                  Madre Pierina da ragazza.

























                Corona, P.  Corrado Signore, P.  Nicola Petrone, P.  Michele Di Loreto, Mons. Mario Vincelli, Mons.
                Guglielmo Spuntarelli, Don Giacomo M. Medica dell' elledici e soprattutto P. Sebastiano Di Russo
                ofm, suo Padre Spirituale per lunghi anni). Tante le Sante Messe celebrate nella sua cameretta.
                    L'anno 1986, nonostante i rischi  per la sua salute, volle partire con le prime missionarie in
                Bolivia  per  aprire  le  comunità  con  cui  le  Missionarie  della  Dottrina  Cristiana  rispondevano
                all'appello fatto dal Concilio Vaticano II al n° 40 del documento "Ad Gentes".
                    Il 18 ottobre 1986 si partiva per la Bolivia, con arrivo a S. Cruz de la Sierra il 19 ottobre.
                   S. Cruz e Hardeman, i due poli che presto divennero forte irradiazione missionaria ed entu-
                siasmante spinta missionaria per l'intero Istituto, per gli amici e i simpatizzanti.
                   Il movimento missionario iniziò ad avere un ampio raggio ed un'attività davvero fervorosa
                che a tutt'oggi coinvolge un gran numero di persone impegnate nell'amore solidale, quello che
                fa incontrare su un unico meridiano la volontà comune di diffondere la "civiltà dell'amore".
                   L'anno 1986,  quasi a sigillo  del suo mandato furono  approvate le  Costituzioni aggiornate  al
                Concilio Vaticano II. Nel frattempo la fragilità di un corpo minato dalla sofferenza con la presenza
                anche di un meningioma e postumi di emiparesi facciale, indussero Madre Pierina ad una riflessio-
                ne  sulla  reale  difficoltà  di condurre  a  termine il  suo mandato,  pertanto l'anno 1987 presentò a
                Roma, alla S.  Congregazione per i religiosi e gli Istituti Secolari, la rinuncia all'ufficio di Superiora
                Generale, che, accettata, portò alla Celebrazione del Capitolo Generale nel dicembre 1987.
                   Eletta Vicaria Generale, continuò, con l'autorevolezza della sua forte personalità, a far filtrare
                nel tessuto dell'Istituto un forte amore per Cristo, per la Chiesa, per l'Istituto, per l'uomo, per tutti
                gli uomini, di ogni nazione e di ogni condizione, specialmente per i più deboli ad ogni livello.
                   Le fu infine affidato il  compito di Maestra delle Juniores,  delle giovani in formazione,  da
                temprare alla vita mediante la formazione umana e spirituale ed una solida cultura teologica per
                un futuro contrassegnato dalla capacità del dono totale a Cristo e ai fratelli.

                   Durante la celebrazione del Capitolo Generale nel luglio 2000 alcuni sintomi fecero intuire
                un nuovo malessere, fatte le debite ricerche la diagnosi diceva con chiarezza neoplasia gastrica
                (adenocarcinoma tubolare).  Era  d'obbligo l'intervento chirurgico di gastrectomia nonostante i
                suoi ottant'anni da poco festeggiati.




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