Page 407 - Antonio Alfredo Varrasso - Madre Maria Francesca: Fondatrice dell'Istituto Suore della Dottrina Cristiana - Storia e Documenti (Vol. II°) (1997)
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              prima letto per intero, in \Presenza dei testimoni, alle parti, le quali.
              debitamente  richieste,  hanno dichiarato che  lo  scritto è  conforme
              alla loro volontà.


              DOCUMENTO  N.  24
              IL VESCOVO DI PENNE ED ATRI, MONS.  CARLO PENSA, ALL'ARCIVESCOVO DI L'AQUILA
              SUL  RITORNO  DI  SUOR  AsSUNTA I GELSOMINI  PRESSO  LE  SUORE  DELLA  DOTTRINA
              CRISTIANA,  IN  L'AQUILA.  PENNE\ 3  AGOSTO  1915.
                                         * * *
                 Eccellenza Illustrissima e Reverendissima, la suora Assunta Gel-
              somini, attualmente qui e prima appartenente alle Suore della Dot-
              trina  Cristiana  di  Aquila,  mi ha pregato  che  le  permettessi di  far
              ritorno all'antico suo convento.  Considerato lo  stato d'animo della
              suora,  ben volentieri  ho  dato  il  mio  consenso.  Perciò  l'Eccellenza
              Vostra non abbia difficoltà a  riammetterla nel convento di codeste
              Suore. Mi è gradita l'occasione di porgere all'Eccellenza Vostra Reve-
              rendissima i sensi di vera stima e profondo ossequio. Baciandole la
              mano mi dico dell'Eccellenza Vostra Illustrissima e Reverendissima
              devotissimo servo.  t  Carlo vescovo.


              DOCUMENTO  N.  25
              SUOR  ROSARIA  DI  RISIO  DELL'ISTITUTO  DELLE  SUORE  DELLA  SACRA  FAMIGLIA,  DA
              PENNE,  IL 28 SETTEMBRE  1915, ALLA SUPERIORA DELLE SUORE DELLA DOTTRINA
              CRISTIANA  DI  L'AQUILA CIRCA  LA  SUORA AsSUNTA  GELSOMINI.
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                 Stimatissima Superiora, forza maggiore mi costringe a scrivervi,
              quando avrei voluto non più toccare ce'rti tasti che urtano, non solo
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              direttamente con lo spirito religioso, ma con la più elementare civil-
               tà. La suora Gelsomini, recatasi a far parte di cotesta Comunità, non
               lascia intentato alcun mezzo pur di estorcere da· me cose che non è
               in mio arbitrio darle. Vi prego farle rilevare che io sento di avere un
              gran torto con lei: quello, cioè, di averi~ onorata di mia fiducia sem-
               pre, specie dal 9 gennaio 1910 al 9 agcisto  1915, cioè cinque anni e
              sette mesi,  in cui la lasciai reggere questo Orfanotrofio. Essa in tal
               tempo fu sempre arbitra delle sue azioni, che, per la stima che nutri-
              vo per lei, non cercai sindacar mai: questo il mio torto. Ma spero che
               il Signore, il quale scruta il fondo dei cuori, sapendo il fine per cui ho
               creduto abbondare in benevolenza e  fiducia,  mi  userà tutta quella
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