Page 14 - Antonio Alfredo Varrasso - Madre Maria Francesca: Fondatrice dell'Istituto Suore della Dottrina Cristiana - Storia e Documenti (Vol. II°) (1997)
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                   profonda: ciò che non veniva dal clero parrocchiale  141 •  Ed è ap-
                   punto negli anni della Unità Italiana che il paese appare più
                   attento, nelle pur opposte visioni del periodo storico corren-




                  piil dovuta stima le bacio la S.  Mano. Ariano, 28 maggio 1 787'.  Cfr.
                   ASDP,  Concorsi Parrocchiali, Castiglione a  Casauria, cit., passim. Il
                   15 luglio 1787 il possesso poteva dirsi preso ed il  nuovo abate regio
                   installato nella carica, sempre rappresentato dal suo Vicario Genera-
                   le,  D. Vito Moccia. Stante in amministrazione presso la Commissione
                   Diocesana pennese, S. Clemente a Casauria, spogliata ormai di ogni
                   giurisdizione, venne aggregata al nuovo vescovado che, nel settembre
                   1850, mediante la divisione della vasta diocesi di Capaccio, fu creato
                   nella città di Diano con tutti i suoi beni e rendite ed i primi due pre-
                   suli ad amministrarli furono Mons. Valentino Vignone, dal 1851 al
                   1857 e Mons. Domenico Fanelli, dal 1858 al 1883. Con Regio Decre-
                   to 27 dicembre 1852 fu accordato il beneplacito per la cessione della
                   nostra badia ai Padri Francescani Riformati, che la occuparono dal
                   1858 al  1865, allorché furono espulsi. Così San Clemente passò al
                   Demanio dello Stato, che nel  1869 la cedette in fitto al Comune di
                   Castiglione a  Casauria perché adibisse i locali a  scopo di pubblica
                   utilità. Circa quest'ultime vicende vedasi l'articolo di chi scrive San
                   Clemente a Casauria nella seconda metà del XIX secolo, in "La nuova
                   Provincia di Pescara", anno IV, numero 5-6, sett.-dic. 1994, pp. 9-42.
                   nonché il doc.  n.  2  in Appendice al presente.
                      (4) La fondazione monastica dei Riformati in San Clemente anda-
                   va maturando dal  1841, laddove non è difficile vedervi la particolare
                   attenzione del Vescovo di Penne, Mons. Vincenzo D'Alfonso.  Del  14
                   marzo 1841 è una lettera, data in Torre dei Passeri al Padre Provin-
                   ciale dei Riformati, residente in Capestrano, Padre Francesco D'Alvi-
                   to. A sottoscriverla furono i Sindaci di Castiglione alla Pescara, Sal-
                   vatore Colella, unitamente all'Arciprete Schiera e al Cancelliere co-
                   munale, Lorenzo Giantommaso; di Pescosansonesco, Nicola (del)
                   Rossi, che nel contempo era anche Sindaco di Corvara, comune uni-
                   to al primo. Si firmava anche il parroco di Pescosansonesco, Don
                   Luigi Calore e quello di Corvara, Don Bonaventura Taranta. Seguiva
                   la firma del Sindaco di Pietranico, con l'abate curato, parroco del
                   paese, Alessio de Marinis. Infine intervennero il Sindaco e Parroco di
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