Page 38 - 20 anni in Congo (2015)
P. 38

plastica. Poi Sr. Françoise ci invita ad andare nella loro casa per un bicchiere d'acqua.
             Visitiamo la farmacia dove sta lavorando Sr. Alisa e poi di nuovo al lavoro.
             Intanto arriva Padre Eugenio con un certo signor Carmine nativo di  S. Severo (Italia),
             emigrato in Francia, poi in Congo dove ha famiglia a Brazzaville. Si trova qui per lavori
             di edilizia, ci dà una mano ad installare il gruppo elettrogeno per assicurare l'elettricità
             in casa. Qui a Makoua fino a due anni fa qui c'era la corrente elettrica per tre ore al giorno,
             ora non c'è più; invece di andare avanti si va indietro, è la sorte dei piccoli sfortunati.
             Andiamo tutti in comunità per il pranzo, P.  Domenico è restato in casa per cucinare
             lenticchie, carne, pesce affumicato ed un po' d'insalata. Dopo aver riassettato tutto si
             va a riposare, alle 15.00 il S. Rosario e poi  la comunicazione radio con l'Italia. Oggi
             si capisce meglio, in modo sufficiente per dire che stiamo bene. Alle 16.30 c'è la S.
             Messa in parrocchia, sempre un momento bello e poi i saluti. Si avvia la cena, poi alle
              19.15 i vespri con i giovani, la cena ed il riposo.
             Il momento più toccante oggi è stato l'incontro con i bambini a pranzo, un centinaio,
             tutti seduti per terra. Parleranno le foto, perché il cuore non ha parole. (Pazienza per la
             scrittura, queste pagine sono state scritte in ore calde, seduta sul letto, e senza occhiali).

             Makoua 1 Novembre 1995 - Oggi, festa di tutti i Santi, la levata è alle 6.30, alle 7 .45 c'è
             la celebrazione delle Lodi con la comunità dei Padri. Si fa colazione e ci si prepara
             per la S. Messa prevista alle 8.30. La S. Messa dura circa due ore. I canti sono tanti e
             movimentati, la partecipazione molto vivace, la chiesa è sempre piena.
             Sono colpita dalla solennità e dal canto festoso di questa a gente povera. Signore, che
             diversità su questa terra, vedo povere donne ricurve, consumate dalla fatica della vita.
             Se il primo mondo potesse vedere. E che dire dello sguardo dei bambini? Mi  tornano
             continuamente a mente le parole del  S. Padre nel suo ultimo viaggio in Africa:  "Gli
             occhi dei bambini africani giudicheranno il mondo". Chi si salva da questo rimprovero?
             Alle 10.30 salutiamo la gente e poi attendiamo l'ora del  pranzo, perché oggi siamo
             invitate alle Beatitudini. Un pranzo ottimo, completo, eravamo in 35 persone, una
             bella fraternità. Sr. Maria ci ha fatto visitare un po' l'ambiente e tutti ci hanno accolte
             con affetto, noi li abbiamo ringraziati regalando loro il catechismo della Chiesa Cat-
             tolica. Tornate alla casa dei padri siamo andate a riposare un po' .
             Alle 16 andiamo al cimitero per la benedizione delle tombe. Povere tombe e monu-
             menti maiolicati si alternano nel cimitero dei cristiani; gli animisti, invece, seppelli-
             scono i loro morti o vicino casa o per strada. Su varie tombe ci sono oggetti: scarpe,
             pentole, bottiglie perché per loro i morti sono vivi.
             Torniamo alla missione, prepariamo la cena, quindi ai Vespri come sempre.
             Makoua 2 Novembre 1995 -Alle 6.15 siamo tutti nella cappella per la celebrazione delle
             Lodi, poi alla S. Messa in Parrocchia, abbastanza partecipata per la commemorazione
             dei defunti. Preghiamo per tutti. La giornata di oggi è quasi tutta dedicata a cucire per
             fare i copriletto e la protezione ai materassi. Una scappata al mercato, per il vero ab-
             bastanza fornito, e poi a pranzo, dopo il riposo siamo state insieme a recitare il S. Ro-
             sario sotto le paillotte.
             Alle 15.30 appuntamento radio con l'Italia, abbiamo parlato con Luciano, ma speriamo
             di  parlare anche con le sorelle che comunque ci ascoltano. Poi una scappata a casa
             per vedere se questa notte ci può dormire qualcuno nel timore dei  ladri, ieri infatti
   33   34   35   36   37   38   39   40   41   42   43