Page 35 - 20 anni in Congo (2015)
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viaggio, termina la strada asfaltata e ne inizia una che Dio solo sa com'è. Finalmente
si arriva a Ngo, dove si trova una missione cattolica con un prete polacco.
È impossibile descrivere lo stato della chiesa e della stanza abitata dal sacerdote. Su
due tavole di fortuna si pranza: un po' di pane, acqua, pesce e pollo. Con coraggio si
va avanti . Siamo ancora a Ngo, alle 14.15 si fora per la seconda volta, per fortuna vi-
cino ad un'officina. Il sacerdote ci presta il crick e qualcuno cambia la gomma. Alle
15.35 si riparte con la solita macchina, perché, dimenticavo di scrivere, andando a
Brazzaville non hanno cambiato la macchina, non avendo trovato le chiavi dell'altra.
Riprendiamo il cammino, e sostiamo un momento nella missione cattolica di Oyo
dove c'è un sacerdote polacco. Dalle 18 alle 21 siamo sulla strada per Owando.
Dentro di me c'è crisi, ed è quello che vedo anche nel cuore di Sr. M. Ester, perché
Signore, ci hai chiamate ad una missione così lontana? Siamo ad Owando e dopo una
breve sosta si arriva a Makoua alle 23.15, stanche per il lungo cammino e la pessima
strada. Si prende un boccone e alle 24.00 tutti a dormire. Noi siamo ospiti dei Padri
Francescani. P. Eugenio e Frà Ferdinando stavano ormai riposando. Ci avevano infatti
atteso fino alle 21.00 con la comunità cristiana, ma il nostro ritardo di cinque ore ha
fatto loro pensare che ci saremmo fermati ad Owando. Ci colpisce la calda accoglienza
che siamo certe ci accompagnerà sempre.
Makoua 30 ottobre 1995 - Levata alle 6.30 perché la stanchezza è tanta, un caffè e poi la
recita delle Lodi nella cappella dei Padri Francescani. P. Domenico ci accompagna a
vedere il centro professionale in costruzione e poi andiamo a Sainte Jean D' Are per ve-
dere la casa preparata per noi. Sono tutti al lavoro, P. Eugenio e le suore delle Beatitudini
che stanno lavando il pavimento. Grazie a tutti di cuore per la bella casetta dove c'è
tutto l'essenziale, bisogna solo allestire un angolo di preghiera, una cappella nel salone
d'ingresso, in attesa che venga ristrutturato tutto il complesso di S. Giovanna D'Arco.
Intanto le aule del catechismo funzionano già e c'è anche una casetta per un custode.
Ancora qualche giorno e poi saremo a casa nostra. Al ritorno andiamo alla stazione di polizia
di Makoua per presentarci e consegnare le foto. Tutto è a posto e si torna alla casa dei Padri
per preparare il pranzo. Oggi a tavola siamo in 13. Si pranza, si riassetta e poi a riposo.
Alla 15.30 il S. Rosario, poi alle prese con la radio per comunicare con l'Italia. Sen-
tiamo Luciano Tedeschini che si è preso cura di mettersi in contatto con noi. Ci scam-
biamo notizie, ci salutiamo e ci diamo appuntamento per domani. Alle 17 .00 P.
Domenico celebra la S. Messa, poi andiamo a salutare Sr. Alice delle suore della
Croce. Prepariamo qualcosa per la cena e alle 19.15 tutti ai Vespri sotto la paillota.
Dopo la lettura breve P. Domenico mi invita a fare una presentazione della nostra mis-
sione e del nostro lavoro a Makoua. I giovani sono molto attenti. Si va poi a cenare e
poi tutti a riposo, dopo una giornata più serena di ieri.
Makoua 31 ottobre 1995 - La giornata inizia alle 5 .45 con la levata perché il martedì la
comunità dei Padri ha la S. Messa con le Lodi inserite alle 6.15.
Ci ristoriamo alla mensa dell'altare sotto la paillotta nel cortile dei padri. Dopo un po'
di colazione carichiamo i nostri bagagli, la cucina e tutte le nostre cose, ed andiamo a
S. Giovanna D'Arco nella casa preparata per noi da P. Eugenio insieme ad alcuni gio-
vani, per sistemare qualcosa in cucina e nelle camere. Quindi andiamo al mercato, ab-
bastanza fornito, per acquistare alcune stoffe per copriletto, bottiglie e vaschette di