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Quanta  rabbia  ho  provato,  ma  non  mi  sono   La pandemia è stata per me, come per tutti, una espe-
         scoraggiata, e con la comunità abbiamo deci-     rienza  unica  e  forte  in  tutti  i  sensi.  Cosa  ho  vissuto
         so di stare sempre vicino alla gente come po-    fondamentalmente nel mio essere e nella mia vita:
         tevamo,  anche  se  non  è  stato  facile  perché   1-  All’Inizio  una  grande  paura,  nella  consapevolezza
         avevano paura di noi che avessimo il covid e     che qui in Congo, data la fragilità, la povertà e l’insuffi-
         si  allontanavano.  Ho  pregato  molto  perché   cienza  del  sistema  sanitario,  poteva  essere  la  nostra
         non  abbandoni  nessuno  specialmente  gli  in-  fine e quella di tanti.
         fermi, gli anziani, i bambini. Le nostre chiese   2-  Un senso di vera solitudine, lontana da tutti, dalla
         vuote  facevano  venire  i  brividi,  tutto  chiuso!   mia terra, dalle mie consorelle anche qui in Congo poi-
         Quanto dolore camminare per le strade vuote,     ché tutte eravamo bloccate nelle nostre comunità, dal
         il  mio  cuore  piangeva,  ma  non  mi  sono  sco-  resto della mia famiglia, ecc. ciò mi ha fatto riscoprire
         raggiata. Non scorderò mai questi giorni duri,   quanto  spesso  nella  vita  comunitaria  e  sociale  ci  ap-
         bui,  freddi,  ma  dentro  ho  capito  che  anche   poggiamo l’una a l’altra con una dipendenza eccesiva
         Dio soffriva con me e con le persone. Da que-    che ci ritarda e a volte ci impedisce di radicarci profon-
         sta esperienza ho imparato a voler bene di più   damente  nel  Signore,  dimenticando  che  è  Lui  l’unico
         a chi mi è affianco e a fidarmi di lui, a cammi-  vero amore della nostra vita. I tanti dubbi e le tante
         nare insieme; penso che la preghiera e la co-    incertezze  molto  più  forti  e  più  inquietanti  di  questo
         munione tra di noi ci ha aiutato tanto per que-  periodo mi hanno portato a non poter fare a meno di
         sto ringrazio  Dio e il mio caro istituto.       seguire le informazioni che comunque in qualche modo
                                                          mi stavano condizionando. Lontano dalla propria terra,
         Qui,  il  tempo  del  Covid  ha  fatto  scoprire  la   e dalle proprie radici questo senso di incertezza è stato
         vera paura di perdere la vita. Ha intensificato   più terribile ma più vero per cui il beneficio più grande
         il  lavoro  di  tutte  anche  se  buona  parte  del   che ne ho tratto è quello di una vera coscienza che è
         personale è rimasto nella struttura per il timo-  inutile fondare la propria vita, nel proprio essere, nella
         re che se prendeva il virus anche un solo ospi-  propria capacità di fare e di gestire noi stesse e quello
         te sarebbe stata la fine di tutti.               che ci circonda, poiché stiamo sperimentando profon-
         Senza volerlo ci siamo ritrovate a vivere gior-  damente  la  nostra  impotenza.  Questa  realtà  mi  sta
         nate intense, ricche di belle relazioni e neppu-  aiutando a ritrovare e accettare con umiltà i miei e no-
         re  l’influenza  è  entrata  nella  nostra  casa.  Ci   stri limiti esistenziali.
         siamo  viste  crollare  tante  sicurezze,  ci  siamo   3- La partecipazione alla Messa giornaliera del papa a
         sentite guidate da Dio e speriamo di guardare    Santa Marta, è stato un aiuto molto grande per rimet-
         al  futuro  sempre  con  la  fiducia  e  la  certezza   tere ordine nei miei sentimenti e soprattutto nella mia
         che Dio mai abbandona.                           fede e nel mio essere Religiosa.
                                                          4-A  Pasqua  ho  vissuto  la  Resurrezione  con  un nuovo
                                                          slancio convinta che anche per me e per noi è un pas-
         Care  sorelle!  Nei  giorni  passati  di  tempo  di   saggio che deve darci coraggio di risorgere a vita nuo-
         quaresima in quarantena, tutte avevamo que-      va.  Nella  vita pratica  di  ogni  giorno  mi  sono  data  da
         sto  slogan  e  molto  speravamo:  "andrà  tutto   fare a reimpostare di nuovo la Casa di Noviziato a Djiri,
         bene!" E in questo tempo, tutte eravamo im-      visto  che  in  Settembre  avremo,  grazie  a  Dio,  alcune
         pegnate  nella  preghiera.  Con  le  consorelle  ci   novizie, dopo anni di purificazione e di arsura.  “Tutto
         siamo impegnate a mantenere pulita la casa e     non  sarà come prima,” nuove giovani, nuova comuni-
         il  giardino,  nei  momenti  ricreativi  una  fabbri-  tà, nuova maestra di novizie, tutto è affidato alle suore
         cava  le  corone,  un  ‘altra  invece,  fabbricava  i   congolesi. Dopo grandi difficoltà di ogni genere mi so-
         porta  piatti  cioè  quelle  cose  che  si  mettono   no sentita il coraggio di ricominciare da capo con   una
         sotto i piatti per non sporcare il tavolo mentre   forza nuova. A conclusione ho trascorso 15 giorni nel
         mangiamo.  Non ci siamo scoraggiate invece,      lavoro e nella meditazione, sola, nella piccola casa di
         ci siamo impegnate per trovare i modi possibili   accoglienza distaccata dalla comunità prima di tornare
         per vivere al meglio.                            a  Makelekele.  Ho  sentito  il  bisogno  di  gestire  con  di-
                                                          stacco,  da  me  stessa  e dalle  consorelle,  quello che  il
         Io  ho  sofferto  molto  in  tempo  di  pandemia   Signore mi stava chiedendo per entrare in questa nuo-
         perché  toccava  a  me  andare  fare  la  spesa,   va vita e leggere con più fede ciò che Lui vuole da me
         avevo paura del contagio e timore di portare il   come compimento della mia vita religiosa e missiona-
         virus  a  casa,  ma  piano  piano  ho  superato  la   ria. Non sono mancate difficoltà e preoccupazioni. Per
         crisi e ho iniziato a guardare la situazione con   contribuire con qualche materiale specifico in più per la
         occhi di fede perché ho avuto molto più tem-     formazione, ho cercato di approfondire un po’ la storia,
         po per pregare, per leggere e anche per lavo-    il senso di alcune espressioni da noi ripetute e promul-
         rare. Ora non ho più la paura di prima, anche    gate nella vita di ogni giorno: “Gesù maestro via verità
         se non si sa ancora quando questa situazione     e vita.” e “Andando… Annunciate…”
         finirà, e spero che tutto contribuisca positiva-
         mente per il nostro cammino spirituale.          Il  tempo  di  quarantena  è  stato  un  tempo  di  prova.
                                                          Tempo  per  amare  di  più  la  comunità,  per  conoscerci
         Signore  aiuta  la  gente  che  in  povertà  muore   meglio. Vivere senza la Messa è certamente un vuoto,
         sola senza avere la possibilità di sconfiggere il   ma non è vivere senza Dio, anzi ci è servito per stare a
         covid.                                           Lui  più  vicino  perché  tutto  era  diventato  anormale,
                                                          quindi ci siamo attaccate di più a Lui. Questa pande-
         Il  Signore  che  permette  l’ingresso  in  società   mia ci ha insegnato che siamo esseri limitati, non sia-
         del covid ci dia la forza di reagire per sconfig-  mo liberi di fare quello che vogliamo.
         gerlo.
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