Page 7 - MDC Informa n.78
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Quanta rabbia ho provato, ma non mi sono La pandemia è stata per me, come per tutti, una espe-
scoraggiata, e con la comunità abbiamo deci- rienza unica e forte in tutti i sensi. Cosa ho vissuto
so di stare sempre vicino alla gente come po- fondamentalmente nel mio essere e nella mia vita:
tevamo, anche se non è stato facile perché 1- All’Inizio una grande paura, nella consapevolezza
avevano paura di noi che avessimo il covid e che qui in Congo, data la fragilità, la povertà e l’insuffi-
si allontanavano. Ho pregato molto perché cienza del sistema sanitario, poteva essere la nostra
non abbandoni nessuno specialmente gli in- fine e quella di tanti.
fermi, gli anziani, i bambini. Le nostre chiese 2- Un senso di vera solitudine, lontana da tutti, dalla
vuote facevano venire i brividi, tutto chiuso! mia terra, dalle mie consorelle anche qui in Congo poi-
Quanto dolore camminare per le strade vuote, ché tutte eravamo bloccate nelle nostre comunità, dal
il mio cuore piangeva, ma non mi sono sco- resto della mia famiglia, ecc. ciò mi ha fatto riscoprire
raggiata. Non scorderò mai questi giorni duri, quanto spesso nella vita comunitaria e sociale ci ap-
bui, freddi, ma dentro ho capito che anche poggiamo l’una a l’altra con una dipendenza eccesiva
Dio soffriva con me e con le persone. Da que- che ci ritarda e a volte ci impedisce di radicarci profon-
sta esperienza ho imparato a voler bene di più damente nel Signore, dimenticando che è Lui l’unico
a chi mi è affianco e a fidarmi di lui, a cammi- vero amore della nostra vita. I tanti dubbi e le tante
nare insieme; penso che la preghiera e la co- incertezze molto più forti e più inquietanti di questo
munione tra di noi ci ha aiutato tanto per que- periodo mi hanno portato a non poter fare a meno di
sto ringrazio Dio e il mio caro istituto. seguire le informazioni che comunque in qualche modo
mi stavano condizionando. Lontano dalla propria terra,
Qui, il tempo del Covid ha fatto scoprire la e dalle proprie radici questo senso di incertezza è stato
vera paura di perdere la vita. Ha intensificato più terribile ma più vero per cui il beneficio più grande
il lavoro di tutte anche se buona parte del che ne ho tratto è quello di una vera coscienza che è
personale è rimasto nella struttura per il timo- inutile fondare la propria vita, nel proprio essere, nella
re che se prendeva il virus anche un solo ospi- propria capacità di fare e di gestire noi stesse e quello
te sarebbe stata la fine di tutti. che ci circonda, poiché stiamo sperimentando profon-
Senza volerlo ci siamo ritrovate a vivere gior- damente la nostra impotenza. Questa realtà mi sta
nate intense, ricche di belle relazioni e neppu- aiutando a ritrovare e accettare con umiltà i miei e no-
re l’influenza è entrata nella nostra casa. Ci stri limiti esistenziali.
siamo viste crollare tante sicurezze, ci siamo 3- La partecipazione alla Messa giornaliera del papa a
sentite guidate da Dio e speriamo di guardare Santa Marta, è stato un aiuto molto grande per rimet-
al futuro sempre con la fiducia e la certezza tere ordine nei miei sentimenti e soprattutto nella mia
che Dio mai abbandona. fede e nel mio essere Religiosa.
4-A Pasqua ho vissuto la Resurrezione con un nuovo
slancio convinta che anche per me e per noi è un pas-
Care sorelle! Nei giorni passati di tempo di saggio che deve darci coraggio di risorgere a vita nuo-
quaresima in quarantena, tutte avevamo que- va. Nella vita pratica di ogni giorno mi sono data da
sto slogan e molto speravamo: "andrà tutto fare a reimpostare di nuovo la Casa di Noviziato a Djiri,
bene!" E in questo tempo, tutte eravamo im- visto che in Settembre avremo, grazie a Dio, alcune
pegnate nella preghiera. Con le consorelle ci novizie, dopo anni di purificazione e di arsura. “Tutto
siamo impegnate a mantenere pulita la casa e non sarà come prima,” nuove giovani, nuova comuni-
il giardino, nei momenti ricreativi una fabbri- tà, nuova maestra di novizie, tutto è affidato alle suore
cava le corone, un ‘altra invece, fabbricava i congolesi. Dopo grandi difficoltà di ogni genere mi so-
porta piatti cioè quelle cose che si mettono no sentita il coraggio di ricominciare da capo con una
sotto i piatti per non sporcare il tavolo mentre forza nuova. A conclusione ho trascorso 15 giorni nel
mangiamo. Non ci siamo scoraggiate invece, lavoro e nella meditazione, sola, nella piccola casa di
ci siamo impegnate per trovare i modi possibili accoglienza distaccata dalla comunità prima di tornare
per vivere al meglio. a Makelekele. Ho sentito il bisogno di gestire con di-
stacco, da me stessa e dalle consorelle, quello che il
Io ho sofferto molto in tempo di pandemia Signore mi stava chiedendo per entrare in questa nuo-
perché toccava a me andare fare la spesa, va vita e leggere con più fede ciò che Lui vuole da me
avevo paura del contagio e timore di portare il come compimento della mia vita religiosa e missiona-
virus a casa, ma piano piano ho superato la ria. Non sono mancate difficoltà e preoccupazioni. Per
crisi e ho iniziato a guardare la situazione con contribuire con qualche materiale specifico in più per la
occhi di fede perché ho avuto molto più tem- formazione, ho cercato di approfondire un po’ la storia,
po per pregare, per leggere e anche per lavo- il senso di alcune espressioni da noi ripetute e promul-
rare. Ora non ho più la paura di prima, anche gate nella vita di ogni giorno: “Gesù maestro via verità
se non si sa ancora quando questa situazione e vita.” e “Andando… Annunciate…”
finirà, e spero che tutto contribuisca positiva-
mente per il nostro cammino spirituale. Il tempo di quarantena è stato un tempo di prova.
Tempo per amare di più la comunità, per conoscerci
Signore aiuta la gente che in povertà muore meglio. Vivere senza la Messa è certamente un vuoto,
sola senza avere la possibilità di sconfiggere il ma non è vivere senza Dio, anzi ci è servito per stare a
covid. Lui più vicino perché tutto era diventato anormale,
quindi ci siamo attaccate di più a Lui. Questa pande-
Il Signore che permette l’ingresso in società mia ci ha insegnato che siamo esseri limitati, non sia-
del covid ci dia la forza di reagire per sconfig- mo liberi di fare quello che vogliamo.
gerlo.