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Il ricordo di questo inaspettato periodo, mi porta a scri- Il primo giorno del mese di maggio celebria-
vere, o meglio a sottolineare parole che mi hanno ac- mo la festa della Madre di Dio, e in questo
compagnato e impegnato a vivere al meglio giorni diffi- 2020 a maggio celebriamo anche la Penteco-
cili, ma sempre con uno sguardo di speranza. Le parole ste, lo Spirito Santo è il dono prezioso per il
iniziali sono state: Wuhan, città della Cina da dove tutto nostro cammino, ringraziamo il Signore che ci
ha avito inizio, e subito dopo si sono succedute: resto a dona la possibilità di lodarlo. La realtà che più
casa, isolamento, distanza, quindi una sola parola: lock- mi è mancata in questo tempo di covid è la
down: chiusura! Sembrava che tutto stesse finendo in confessione, ricevere il perdono del Signore,
poche ore, anche perché, vivendo a pochi passi dall’o- essere fatta creatura nuova dal suo eterno
spedale Spallanzani, non è mancato e non manca anco- amore, dalla sua misericordia. Non abbiamo
ra il rumore assordante delle ambulanze che passano a avuto la S. Messa, ma abbiamo ricevuto l’Eu-
sirena spiegata per salvare più vite possibili, ma la spe- carestia e partecipato alla celebrazione nella
ranza, soprattutto per noi suore, non ha portato ritardi nostra cappella, via streaming. Dal 4 marzo
e così, grazie ai tempi prolungati di preghiera e allo spi- non ci sono ste più le lezioni scolastiche,
rito comunitario, ha iniziato a rinascere lentamente. quindi ho approfittato per intensificare la mia
Tutto anche grazie ad alcune altre parole: balcone, luo- vita di preghiera e l’ascolto orante della Paro-
go di incontro, di saluti, ma soprattutto di tanta musica la di Dio. i sono voluti quasi due mesi per tro-
condivisa. Per me è stato emozionante vivere ogni gior- vare un equilibrio nella mia vita, ho sentito
no dal tetto della parrocchia, due significativi momenti: molto il peso della vita frenetica, condotta
alle ore 12.00 la recita dell’Angelus e della Regina Coeli, fino a quel momento, difficilmente, prima riu-
e poi, anche se per un breve periodo, alle ore 18.00, scivo a trovare la pace nel mio cuore; un cuo-
l’inno nazionale e i tanti canti condivisi con molti par- re in subbuglio, pieno di rabbia, sempre pron-
rocchiani affacciati alle finestre e ai loro balconi vicini. to a trovare qualcuno da contestare, sempre
L’applauso finale non è mai mancato a questo momen- pronto a pensare: gliela faccio pagare, le da-
to, e tutto ciò mi ha aiutato a rinsaldare il senso della rò io le mie spiegazioni, le mie ragioni, le farò
comunità religiosa, sacerdotale e parrocchiale. Intanto capire quanto sbaglia. Solo un po’ alla volta,
mi chiedo: cosa ho rafforzato di più? Cosa mi è manca- con grande fatica, ho scoperto di essere un
to in questo tempo? Sicuramente la preghiera ha preso giustiziere, una paladina di chissà quale giu-
la parte migliore, avendole dato più spazio, mentre il stizia, ma che solo il mio cuore aveva bisogno
frastuono gioioso dei bambini della scuola e l’appunta- di essere cambiato, di vedere il mondo con
mento pomeridiano con i ragazzi dell’oratorio è venuto occhi nuovi. Un po’ alla volta Dio ha aperto
a mancare. Ecco che tutto questo mi ricorda un’altra un varco nella mia vita interiore, essere una
parola importante: piattaforma digitale, grazie ad essa piccola goccia di rugiada che disseta la sete
ho avuto modo di comunicare a distanza verbalmente e di Gesù che ancora oggi ripete: Ho sete! Ac-
visivamente con tutti. Ho pensato inoltre alle tante fa- cogliere quelle punture di spillo che in abbon-
miglie in difficoltà, vedendo coloro che due volte a set- danza si possono trovare in comunità; in que-
timana, in fila distanziata, venivano a prendere, presso sto periodo sto leggendo la vita di S. Teresa
il centro Caritas parrocchiale, un pacco con i viveri di e ciò che mi colpisce è come di ogni cosa rin-
prima necessità e così l’immagine dell’arcobaleno dipin- grazia, anche delle sofferenze più amare, ella
to su tanti balconi, ha iniziato a ravvivare i suoi colori. sa trovare il lato positivo in tutto e sa ringra-
Tra le tante parole “nuove” in tempo di fase 1 e 2 del ziare di quanto le accade, come il più bello
covid19, mi piace anche menzionare: decreto, autocer- dei doni ricevuti… saper sorridere sempre.
tificazione, mascherina, guanti, gel igienizzante, smart-
working, che ha dato la possibilità ai genitori di poter Cosa mi ha insegnato questa quarantena? Mi
lavorare a casa e infine esodo… che ha dato un po’ di ha ricordato che siamo tutti uguali con una
respiro a coloro che avevano parenti in altre regioni. capacità di “obbedienza sociale” docile, pur di
Ora stiamo vivendo la fase 3 e non mi resta altro che salvare la propria vita e quella degli altri. La
sottolineare la parola grazie al Signore perché nono- priorità della vita non sta solo nella ricchezza,
stante tutto mi ha preservato dal pericolo di contagio, nella fama, siamo tutti "poveri,” bisognosi,
grazie alla comunità in cui vivo perché la prudenza e la dipendenti della protezione divina, da soli
responsabilità di tutti hanno aiutato ad andare avanti e senza Dio e senza gli altri non possiamo con-
grazie alle tante persone che si sono avvicendate tra durre la nostra vita. In questo periodo ho da-
noi, perché nonostante le difficoltà hanno dato testimo- to più spazio all’essenzialità dell'amore frater-
nianza e hanno mostrato umiltà, tenacia, fraternità e no prendendomi cura di chi era nel bisogno.
condivisione.
In questo periodo di quarantena, “tempo so-
Tutti gli eventi improvvisi e inaspettati hanno, come la speso” come uso chiamarlo io, ho fatto espe-
medaglia, doppia faccia. Il covid19 ha suscitato in me rienza di giorni passati in fretta, vissuti all’ini-
paura, dubbi, disorientamento e perplessità, ma anche zio in un silenzio comune e forzato e para-
aspetti positivi e provvidenziali. Infatti ha fatto riscopri- dossalmente solitario, ho cercato di approfit-
re, in me, il valore del tempo senza tempo, specialmen- tare, per recuperare quelle cose che il da fare
te nella preghiera e nell’ascolto della Parola; il valore di sempre mi ha fatto trascurare: (più pre-
del silenzio interiore ed esteriore; il valore dei contatti ghiera, più cura della fraternità, delle mie co-
umani profondi e sinceri con le consorelle e con le per- se, di me stessa) è stato, bello e reale ovvia-
sone, anche se a distanza. mente non perfetto, per la nostra limitata na-
tura. Oggi dopo la fase iniziale, il tempo è
Signore aiutaci a tornare alla normalità e perdona le diventato, anche se non manifestato esterna-
mancanze dell’umanità. mente, vissuto un po’ con angoscia perché ve