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do passare situazioni e risposte che sembrano Il periodo di quarantena da corona virus (tre lun-
afferrabili, ma in realtà poi ci si accorge che non ghi mesi) è stato un temporale a ciel sereno. L’e-
sono concrete, reali, durature. Per fortuna, c’è la vento è coinciso, quasi come un segno del cielo,
potente speranza donata dal nostro Signor Gesù con la quaresima, un inizio strano e doloroso,
Cristo, che ci ricorda che l’unica cosa che resta è senza la S. Messa, senza ricevere le S. Ceneri,
la carità fatta di piccole cose, alimentata e nutri- senza la confessione, noi tutte chiuse in casa:
senza attività, senza alcuna relazione con nessu-
ta dalla pazienza, umiltà e voglia di ricominciare no. In tutto ciò abbiamo però avuto l’opportunità
sempre ogni giorno. di scuoterci dal torpore e dall’abitudine, un mo-
mento favorevole per diventare più sagge, usare
L’8 marzo 2020 scattava l’isolamento forzato. Chi il tempo per pregare di più, studiare e pensare
avrebbe mai detto che si saremmo trovati n que- sempre meglio, per riscoprire ciò che è essenziale
sta situazione? Cosa ci può salvare se non la fe- e per tornare a Dio con maggiore fiducia. In que-
de? Il 9 marzo papa Francesco decide di rendere sti tristi giorni abbiamo anche fatto esperienza in
accessibile a tutti la S. messa che ogni mattina modo “prepotente” dei nostri limiti, della preca-
celebra a S. Marta per sostenere la battaglia rietà, dell’impotenza dell’uomo, abbiamo speri-
contro il coronavirus. La sua Messa privata è sta- mentato l’incertezza, l’ansia, la paura. La vita
ta trasmessa in diretta da TV2000, è una novità, quotidiana, chiuse in casa, è stata pesante in
la prima di una lunga serie. Ciò che mi ha colpito quanto abbiamo sperimentato quanto sia difficile
e mi ha portato a riflettere sul connubio: umani- avere tra noi relazioni autentiche, inoltre la Tv ci
tà e fede in Dio. Una sera di fine marzo, un uo- ha “bombardato” di notizie terrificanti, insomma,
mo vestito di bianco il papa) attraversava da so- abbiamo vissuto una vera “notte oscura,” buio
lo piazza S. Pietro deserta. Questa è stata l’im- dentro di noi. Certo con la preghiera più assidua
magine che più mi ha fatto riflettere, di quanto e costante, abbiamo incrementato la speranza
noi, esseri umani, siamo così inermi e impotenti umana, ci siamo spesso ripetute: “presto tutto
dinanzi a ciò che diventa più grande di noi, e che finirà e andrà per il meglio”. In particolare abbia-
la nostra voglia frenetica di essere onnipotenti e mo sperimentato quanto la speranza cristiana sia
invincibili, viene meno quando non siamo in gra- qualcosa di più radicale, l’unico che non delude le
do di risolvere un problema subentra allora la nostre attese è Dio, confidando in Lui abbiamo
fede, la sola e unica a cui poterci affidare. Que- trovato un’ancora di salvezza gettata dal cielo che
sto anno sicuramente passerà nella storia, un ci tiene saldi nelle tempeste della vita. La speran-
anno turbolento, in cui insegnanti e bambini za, forza della nostra pazienza, è il compimento
hanno dovuto attivare un nuovo modo di fare delle nostre attese, la speranza fiduciosa è vivere
lezione per comunicare. Io ero abituata ad avere ogni momento nella certezza che Dio accompa-
un contatto diretto con i bambini eppure ho do- gna i nostri passi anche nei giorni della tribolazio-
vuto mettere in atto un nuovo modo di insegna- ne: “sperare contro ogni speranza”. La speranza
re. Non è stato facile. Mi è mancato tanto: Suora ci fa vivere, ma non ci fa camminare sulle nuvole,
mi aiuti? Suora ti voglio bene! Suora mi manchi ci insegna a pregare, agire e soffrire in ogni
tanto…Insomma quanto si dava per scontato ha istante della vita qui e oggi, rende grande il no-
riacquistato il giusto valore. Non credo che ciò stro cuore, operose le nostre mani e dirige il no-
che abbiamo vissuto sia stato negativo, credo stro sguardo verso il Signore, gioia della nostra
che esserci fermati sia stato utile per riflettere e esistenza.
risvegliare le nostre coscienze sotto tutti i punti
di vista. Se è vero che il cambiamento è l’unica Un percorso traumatico fatto di paure, incertezze,
certezza della vita, lo è stato in modo particolare situazioni raccapriccianti, perplessità…paragono
in questi tre mesi in cui si è sperimentato che se questo camminare incerto a quello dei discepoli di
l’uomo non impara ad essere misericordioso, e a Emmaus dove medici e infermieri, in cammino
rispettare il dono di Dio, che è la creazione, non verso casa e un metro di distanza, con le ma-
c’è rimedio. scherine, dopo una giornata di terapia intensiva,
parlavano di tutto ciò che stava accadendo. Im-
In questo tempo di pandemia voglio fare mia provvisamente avvertono una voce che dice loro:
questo breve stralcio biblico: “Dio è la mia sal- “Che sono questi discorsi che state facendo tra di
vezza, ho fiducia e non temo; poiché mia forza e voi? Uno di loro stanchissimo con il volto triste
mio canto è il Signore, Egli è la mia salvezza” (Is disse: - Solo tu sei straniero da non sapere cosa
12,2). sta succedendo in Italia e nel mondo? Non sai
nulla del coronavirus che sta flagellando il mondo
In questo tempo di pandemia ho letto e pregato intero causando morte sofferenza e disperazione?
molto più del solito, dunque desidero condivide- Tutti sono costretti a chiudersi in casa, non si può
re con tutte la seguente frase di Edith Stein che andare a Messa, simo stati privati anche dei sa-
mi sembra sia molto appropriata al tempo che cramenti e dobbiamo mantenere le distanze gli
stiamo vivendo: “Dove Signore, dove saremo uni con gli altri. Forse tutto questo ci ha fatto ca-
portati su questa terra non sappiamo, ma non pire che Gesù con la sua Chiesa, è realmente pre-
dobbiamo nemmeno chiedercelo anzitempo. sente anche nelle nostre case le nostre chiese
Sappiamo soltanto che per coloro che ti amano, domestiche e gli ospedali sono il calvario di oggi.
Signore, tutte le cose volgono al bene e che le Chiusi gli uffici, chiuse le scuole, chiusi i negozi
tue vie vanno di là da questa terra”. fatta eccezione di quelli che vendono beni di pri-
ma necessità, tante le misure di precauzione e di
sicurezza, tanta paura, tanti senza lavoro, silenzio