Page 4 - MDC Informa n.33
P. 4

dell’Incarnazione  e  dell’Eucarestia.  missione”:  E’  stato  bello  anche  l’argomento  “Periferie  della
             Abramo è uscito dal suo paese ed è andato … noi siamo capaci come lui? Dobbiamo uscire da noi
             stessi, lasciare l’egoismo, mettere Cristo al centro della nostra vita per poter dire: “non sono più
             io che vivo, ma Cristo vive in me”: Dobbiamo uscire da noi stesse per andare verso chi soffre e
             verso la consorella che ha bisogno di aiuto. Grazie ancora per la bella esperienza
                                                                      Suor M. Prisca Indzeki

             Ho avuto la grazia di partecipare ad un convegno per Juniores: le
             Parole chiave erano “Seguire e Servire”. Per servire Cristo bisogna seguirLo. Parlando del servizio
             la docente faceva riferimento ai voti (castità, povertà e obbedienza) come apertura all’amore. Per
             poter fare ciò urge rinnegare se stessi/e far morire l’uomo vecchio che è in noi per fare spazio
             all’uomo nuovo. Noi siamo state scelte dal Signore solo perché ci ama, i voti sono dei mezzi che
             aiutano la realizzazione dell’amore totale e testimoniano che si vive solo per il Signore. Ogni gior-
             no va rinnovato lo slancio per realizzare questo obiettivo. Si è poi parlato delle donne consacrate
             e delle loro doti. Le donne consacrate non sono donne “perfette  ma  felici”. Ciò che caratterizza
             la vita consacrata non è la radicalità, ma la profezia. Noi consacrate siamo segno del compimento
             atteso. Le caratteristiche delle donne sono: il senso della maternità, generare all’amore; e il sen-
             so della fraternità, le sorelle non si scelgono ma si accolgono. Una giovane matura ha bisogno
             d’imparare ad amare e solo se si possiede la capacità di amare si è capaci di generare. Altro ar-
             gomento è stato “le periferie della missione”: Dobbiamo uscire, andare nelle nostre periferie per
             poter vedere bene la realtà che ci circonda: tre sono i livelli di periferia: livello giovanile, adulto e
             anziano. Le/i giovani sono la forza del futuro, necessita vivere sempre nella speranza e mai sen-
             tirsi inutili; gli adulti devono testimoniare la maturità, la responsabilità anche nella fatica; gli an-
             ziani devono essere lo specchio, il punto di riferimento dei giovani e degli adulti; in loro s’incarna
             la saggezza come più volte ha ribadito il Papa. Ringrazio la Madre per questa bella opportunità
             offertami, è stata veramente una bella esperienza, spero di poter vivere tutto ciò che ho impara-
             to. Grazie di cuore
                                         Suor M. Duthell Massamba

             Tre piccoli pensieri per raccontare il bel convegno cui ho avuto la grazia di poter partecipare:
             “Imparare a seguire e servire il Signore”: si può vivere tutta la vita seguendo il proprio io, colma-
             re solo i propri desideri, i voti possono diventare un formalismo, un’osservanza senza fondamen-
             to, noi invece siamo chiamate ad essere amici di Cristo, non più servi; i voti dunque, vissuto con
             amore vero, non ipocrita, diventano sorgente di gioia e di felicità. Come dice il papa, noi siamo
             donne chiamate a svegliare il mondo. Ma come possiamo svegliarlo se non svegliamo la consape-
             volezza dello stato religioso? Come possiamo svegliarlo se non viviamo con passione il presente e
             con speranza il futuro? Sveglieremo il mondo se siamo felici di essere donne consacrate, accetta-
             re il cambiamento dei tempi sapendo scrutare il mondo, la storia di oggi è un libro che dobbiamo
             saper leggere e la voce del tempo è la voce di Dio. Come Maria siamo chiamate ad accattare con
             gioia l’annuncio ed a collaborare con Elisabetta: dobbiamo mettere insieme le nostre doti e capa-
             cità per vivere bene in fraternità. Elisabetta ha detto di Maria che è la benedetta tra tutte le don-
             ne, non è stata invidiosa, allora dobbiamo coniugare la profezia con le doti che abbiamo per sve-
             gliare il mondo. Dobbiamo dunque uscire da noi stessi e andare in periferia, verso l’altro, ma


















                                                            4
   1   2   3   4   5   6   7   8