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Le  gioie  che  contano  è  doloroso  farle  nascere;
             dobbiamo  dare  cittadinanza  alla  sofferenza.  La
             Croce è il massimo della sofferenza, ma anche il
             massimo  dell’amore.  Solo  chi  sa  essere  fragile
             può essere forte. Dobbiamo essere donne sveglie
             se  vogliamo  svegliare  il  mondo.  Il  terzo  giorno     Durante  questi  giorni  belli  e  pieni  di  fervore
             Don  Armando  Matteo  ha  trattato  il  tema  sulle   mi ha toccato l'argomento sui voti: essi sono
             “periferie  della  missione”  e  ha  messo  in  risalto   per me la risposta d’amore a Colui che mi ha
             come tutti i cristiani, in particolar modo i religiosi,   amato  per  primo,  non  sono  una  rinuncia.  I
             sono chiamati a prendersi cura dei più fragili del-  voti  vissuti  con  la  grazia  dello  Spirito  sono
             la terra. La Chiesa deve essere capace di cammi-  l’opzione  fondamentale,  la  vita,  l’esclusività
             nare accanto a chi fa più fatica ad andare avanti   dell'amore.  Io  ho  la  mia  forza:  Cristo,  Lui  è
             e, secondo una statistica, gli adulti sono la fascia   mia roccia, le mie fondamenta. I voti non so-
             che  più  ha  bisogno  di  essere  aiutata.  O  la  vita   no un punto d'arrivo ma di partenza. La po-
             della parrocchia parte dagli adulti, oppure la vita   vertà  diventa  difficile  alla  vecchiaia  perché  l
             parrocchiale è finita. Gli adulti hanno dimenticato   'attaccamento  diventa  forte.  La  castità  è  la
             cosa significa essere adulti, cioè “uno che è capa-  certezza  di  essere  amati  al  di  là  dell'amore
             ce  di  dimenticarsi  di  sé”.  Non  volere  bene,  ma   umano, è essere libera da ogni amore umano
             volere  il  bene.  Una  superiora  che  vuole  essere   per raggiungere la vera misura cioè riempire
             amata dalla comunità, non fa crescere la comuni-  il cuore dell'amore del Signore e  non lasciare
             tà. Quando gli adulti non vogliono crescere, non   il posto all'acqua sporca. La verginità è il cari-
             fanno  crescere.  L’unica  cosa  che  noi  possiamo   sma dell’amore e non la rinuncia alla materni-
             fare è insegnare alla gente a pregare, perché so-  tà.  L’obbedienza  è  sempre  difficile  e  lo  è  di
             lo la preghiera ha una forza liberante speciale; la   più a 40 anni, ma dobbiamo sapere che per
             preghiera permette di vedere ciò che non si ve-   crescere  nell'amore  ci  vuole  l'accoglienza  e
             de. Durante il convegno ci sono stati momenti di   non  la rinuncia. L’obbedienza è la libertà del-
             riflessione sia personale che in gruppi di studio,   la propria volontà, per fare la volontà di Cri-
             le  risonanze  sono  state  profonde  e  ricche  di   sto.  Mi  è  piaciuto  anche  l’argomento:
             spunti per ripartire con più fervore e più voglia di   “Periferie delle missione”, noi dobbiamo impa-
             mettersi in gioco in prima persona. La preghiera   rare  ad  uscire    fuori  da  noi,  considerare
             e la liturgia sono state animate dalle giovani ju-  l’altro,  ascoltarlo,  capirlo,  vedere  le  stelle,
             niores,  che  hanno  saputo  dare  il  meglio  di  sé.   guardare in alto. Scegliere Cristo unico bene e
             L’ultima serata è stata animata dalle giovani par-  unica  felicità  è  rispondere  sì  con  amore
             tecipanti,  che  hanno  avuto  l’opportunità  di  far   all’Amore. Grazie Madre con tutto il cuore per
             conoscere e mettere in comune quelle che sono     questo momento di amicizia e di approfondi-
             le caratteristiche, anche folcloristiche dei loro Pa-  mento.
             esi di provenienza.  Al ritorno siamo andate alla            Suor M. Anastasie Ndaya
             Basilica di S. Pietro, ci siamo fermate a pregare
             sulla tomba dei papi e abbiamo chiesto grazie e    Prima di tutto ringrazio  la Madre Generale, il
             santità  per  l’Istituto  e  per  ciascuna  sorella.  Rin-  suo  consiglio  e    la  mia  comunità  per  avermi
             graziamo di cuore Madre Grazia per averci dato    dato la opportunità  di partecipare  al incontro
             l’opportunità  di  partecipare  a  questo  convegno.  di  formazione  delle juniores e un grazie di
                                                               cuore  a  Sr  Irene  che  si  è  resa    disponibile
                                    Suor M. Irene Passi
                                                               nell’accompagnarci a vivere questa esperienza
                                                               di Lasciare tutto o Scegliere il tutto. Ho vissu-
                                                               to  una  bella  settimana  di  condivisione  con
                                                               altri istituti, con altre culture di  diverse nazio-
                                                               nalità, giorni intensi  di ascolto, di preghiera,
                                                               di riflessione e di lavoro in gruppo. I temi ap-
                                                               profonditi, molto interessanti,  ci hanno dato
                                                               degli spunti per metterci in cammino con gio-
                                                               ia alla sequela di Cristo, perché se una seque


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