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allora. Quando in chiesa Suor M. Grazia ha voluto cantare “Quando cammino per il mondo” abbia-
mo vinto un po’ di vergogna e siamo tornate ai nostri 12-13 anni, al periodo in cui M. Grazia Ro-
sace era una ragazza come noi, con il sorriso perennemente stampato sul viso e la chitarra sem-
pre al collo, e Pietro Lanciotti, il compagno giocherellone di mille uscite anche fuori dalla chiesa,
che periodicamente amo rivivere guardando le fotografie, conservate gelosamente. Già ci era ca-
pitato di fare un tuffo nel passato quando, nella precedente rimpatriata, a sorpresa, aveva distri-
buito fotocopie, e iniziato a suonare i vecchi canti con i quali animavamo tutte le messe. Quei
brani, pur se a distanza di 35 anni, appena intonati, ci sono tornati in mente in un baleno e, insie-
me alla voce rotta dall’emozione, ci hanno fatto versare più di una lacrima. Nei giorni seguenti
Paola continuando a cantare “Quando cammino per il mondo” , l’ha insegnato ai suoi bambini che
ieri, nel sentirlo, l’hanno ripetuto insieme al coro. Così come ha pensato di consegnare a Suor Fe-
licina, che dirige la scuola materna frequentata da mia nipote, il testo “Una formica”, canzone per
noi significativa. E’ proprio vero che è fondamentale una buona semina, e i riconoscimenti per
l’ottimo lavoro svolto dalle suore (da lei con questo evento generosamente sottolineati), sono il
miglior frutto. L’affetto dimostrato dai parrocchiani, le avrà sicuramente ricompensate e gratifica-
te. All’appello mancavano due figure importanti, due pilastri nella storia della parrocchia: Suor
Valeriana e Suor Aurora, che ha saputo trasmettere a tutti una dolcezza infinita, come personal-
mente avrà verificato sentendo gli applausi che sono partiti spontaneamente quando è apparsa
nella proiezione del DVD. Proprio per il piacere di rivedere una bella persona che tanto ci ha dato
e insegnato, è nostra intenzione andarla a trovare a Montenero, probabilmente con un pullman,
sicure di farle cosa gradita. Le ho sottratto qualche minuto, ma attraverso qualche confidenza, le
ho voluto comunicare che l’organizzazione di questa festa è stata per molti un gran bel regalo.
Peccato per gli assenti: non hanno idea di cosa abbiano perso.! Grazie ancora per la sua sensibili-
tà, che ci ha dimostrato anche in questa occasione!
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