Page 190 - Una primavera di bene: In cammino con Madre Pierina Santarelli (2006)
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Oggi il villaggio di Hardeman si presenta come un insieme di un centinaio di capanne disposte su vie
            parallele tagliate da traverse che formano cuadras, riquadri. Al centro di ognuno c'è la capanna in legno
            col  tetto di motacù (foglie secche di  una pianta locale semiselvatica molto diffusa),  oppure di lamiera.
            Ognuna è circondata da un terreno con animali domestici in libertà e alberi da frutta, in genere agrumi.
            Insomma non è un insieme casuale di capanne di legno e casette di mattoni, è evidente un progetto urba-
            nistico iniziale.
                Al centro del paese c'è una vasta piazza anch'essa non ancora asfaltata, ricca di una lussureggiante
            vegetazione,  con  l'illuminazione  elettrica.  Al  centro  della  piazza  sorge  il  monumento  a  padre  Remo
            Prandini Viotti, più in là, la chiesa con la sua tomba. In fondo alla piazza sorgono su un ampio prato cir-
            condato da foresta  le  scuole  di ogni  ordine e  grado dirette  dalle sorelle italiane e boliviane  di Madre
            Pierina.
               Anche nel soggiorno della casa di Hardeman, in piena foresta amazzonica, ci sono molte foto a testi-
            moniare il passaggio e la traccia d'amore di Madre Pierina ai primi tempi della missione.
               Qui è ritratta in mezzo a tante persone, ma soprattutto in mezzo ai bambini, cui fin dall'inizio dette
            accoglienza e cibo in un ambiente sano e pulito, e cosa ancora più importante, istruzione. Un esempio di
            amore da seguire ed imitare.

                                                                         EMANUELA MEDORO


















































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