Page 172 - Una primavera di bene: In cammino con Madre Pierina Santarelli (2006)
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GRAZIE DI CUORE MADRE                                                        L'Aquila, 15 novembre 2005





              Non è facile sintetizzare in una paginetta cosa ha significato Madre Pierina per la nostra famiglia.
           Abbiamo conosciuto la Madre circa 24 anni fa  quando, trasferiti da Aosta all'Aquila, i nostri figli allora
          molto  piccoli  iniziavano  a  muovere  i  primi  passi  del  loro  iter  scolastico  nella  Scuola  Materna  delle
          Missionarie della Dottrina Cristiana.
              Per noi genitori è stata un esempio di  Vangelo realmente vissuto: " .. . andate e predicate ... ", " ... ama-
          tevi gli uni gli altri ... ". Madre Pierina con grande coraggio, fede e amore verso i fratelli meno fortunati,
          è partita per la Bolivia, dove non esistevano che baracche di legno, pochi mezzi di comunicazione, tanta
          povertà ... ma lei ha portato la Parola del Signore e il suo grande cuore di Mamma.
              Come Mamma, l'abbiamo sentita nella  nostra famiglia,  perché con la sua presenza discreta è stata
          sempre pronta a dare consiglio, a dire una parola buona di incoraggiamento e di guida per l'educazione
          e la formazione dei nostri figli.  E per loro, allora bambini, una Nonna dolcissima. La ricordiamo in più
          circostanze: durante la Novena di Natale, nella Cappella dell'Istituto, quando si teneva vicini i bambini
          più vivaci e che solo lei riusciva a mantenere buoni e attenti.
              Ci sarebbero ancora tantissime cose da ricordare su Madre Pierina, ma riassumiamo tutto quello che
          ancora vorremmo scrivere in un "grazie di  cuore Madre", per essere stata per noi un luminoso faro di
          guida per la crescita nostra e dei nostri figli.

                                                                                EMANUELA E LAMBERTO  PETROCCO




          SULLA SUA SCIA


          L'Aquila, 1 novembre 2005



              Q uando l'ho vista la prima volta, mi
          è sembrata straordinaria la forza e il cari-
          sma  che  emanava  la  sua  persona  così
          minuta. Poi ho capito che la sua apparen-
          te  fragilità  nascondeva  in  realtà  una
          "costruzione" ben salda e sempre proiet-
          tata a fare il bene di quanti avevano il pri-
          vilegio di conoscerla.
              Ma la  sua opera più grande è che ha
          proiettato  tante  Madri  Pierina  nelle  sue
          figlie  e  consorelle  e  questa  raggiera  di
          altruismo che parte da Lei,  ha prodotto e
          continua  a  produrre  altri  raggi,  in  ogni
          luogo, e nel tempo.
              Per sempre, grazie.

                                 VANNA  RICCI  CIOLLI
                                                           Madre Pierina con una bambina non vedente.


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