Page 158 - Una primavera di bene: In cammino con Madre Pierina Santarelli (2006)
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L'UMILTÀ DELLE PERSONE "SPECIALI"                                    L'Aquila, 1 dicembre 2005





                        S uonai timidamente il campanello, il cuore stretto stretto. Per la prima volta dovevo
                    affidare ad altri il mio piccolo Fabio per consentirgli di  cominciare il suo cammino nella
                    vita. Ero preoccupata ed in ansia, come ogni mamma quando per la prima volta accom-
                    pagna a scuola il proprio figlio.
                        [ ... ] La porta si aprì e mi si spalancò davanti un universo di luce, gioia, colori [ ... ] affetto.
                    Mi sentii accolta ed abbracciata, immediatamente rassicurata per me e per il mio bambino.
                        Era la tua capacità di fare  casa che si respirava in ogni angolo dell'Istituto.
                        Sì, Suor Pierina, tu avevi impresso il tuo stile di vita,  il  tuo senso di ospitalità, la  tua capa-
                    cità  di  amare,la  tua  sensibilità  in tutte le sorelle; persino le  mura della Dottrina Cristiana
                    sembravano aver imparato da te a darci il benvenuto.
                        Dolce e discreta  ti  muovevi silenziosa,  così come sa fare  solo chi porta dentro di sé  una
                    grande ricchezza interiore ed  un  marcato rispetto per gli altri.  Avevi l'umiltà che  sanno avere  le
                    persone  "speciali";  sembrava quasi  che  tu  volessi  nasconderti,  avendo  fatto  tue,  fino  in
                    fondo,  le parole del Signore "Beati gli ultimi perché saranno i primi".
                        Anche quando noi genitori, accompagnando i figli a scuola,  non ti incontravamo,  per-
                    cepivamo ugualmente la tua presenza, perché la tua persona aveva dato impronta di sé ad
                    ogni cosa.

                        Che bello invece quando ti  si incontrava lungo i corridoi! Sostavi con noi, ci  regalavi
                    la  dolcezza  del  tuo sorriso,  ti  preoccupavi delle nostre stesse preoccupazioni.  La tua sensibilità
                    accendeva di luce o velava di tristezza i tuoi occhi in risposta alle nostre gioie o ai nostri
                    dolori. Accarezzavi i bambini ed essi, solitamente restii a dare fiducia ai grandi ma sensi-
                    bili per istinto verso le persone buone, ti amavano.
                       Così  ti  hanno amato i miei  figli,  Fabio,  Daniele  (il  cui ricordo  so  che custodisci con
                    geloso amore nel tuo cuore) e Lucia. Non è possibile dire "Dottrina Cristiana" senza pen-
                    sare a te, madre carissima.
                       Il Signore mi ha dato il dono di poter affidare i miei figli proprio alla tua scuola, quel-
                    la stessa scuola per la quale so che hai tanto combattuto anche insieme ad Alberto, il mio
                    caro papà. Il rispettoso affetto che lo legava  a te ti rende a me ancora più cara e sono orgo-
                    gliosa e felice di continuare a tenere acceso e vivo nel mio cuore lo stesso sincero sentimen-
                    to per te, certa che esso continuerà a vivere ancora, nel tempo, attraverso i miei figli.
                       So che da qualche anno non stai bene ma so anche quanta forza d'animo tu hai nel sop-
                    portare queste  tue difficoltà.  Ho ancora  in  mente le  parole che pronunciasti un giorno
                    quando venni a trovarti: offrivi con  gioia  al Signore le  tue sofferenze.  Che bella testimo-
                    nianza sei per noi!
                       Grazie, Madre Pierina di essere così  come sei: forte  e dolce,  attenta e premurosa verso  le
                    sofferenze degli altri. Grazie per essere tuttora mamma e sorella non solo dei nostri figli ma di
                    tutti noi che abbiamo avuto la gioia di conoscerti, che ti  abbiamo avuto in dono.
                       Grazie ancora, ti voglio bene.

                                                                                 GIOVANNA GUALTIERJ




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