Page 34 - Piero Gasparini - La "mia" Bolivia
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Ed ancora vedo – e mi pare di sognare – le Suore Missionarie (che
spesso invitavamo in Valtrompia) sedute alle scrivanie della ACV –
ASSOCIAZIONE CULTURALE VALLETROMPIA oggi piene di
computer e cianfrusaglie tecnologiche. Vedo la loro presenza viva ed il
loro sorriso mentre sono a colloquio con i tanti Valtrumplini che per tanti
anni abbiamo fatto venire in sede per avere notizie, direttamente dalle
Suore, dei loro “adottati”.
Tutto – non solo il mio tormentoso posto di lavoro - mi parla della
“mia” Bolivia, la Bolivia la sento “mia”, non so in che misura, ma è “mia”.
Ogni documentario, ogni film, ogni immagine televisiva che pure non
avesse a che fare con le Misioneras e con Remo mi sanno appassionare ed
attirano la mia attenzione. Come quell’impianto voci e quegli scatoloni
pieni di carte dello “Zecchino d’Oro”. Certo anche lo “Zecchino d’Oro”
per me parla boliviano. Non solo perché sono stati i fondi raccolti
dall’Antoniano di Bologna e dal Mago Zurlì (Cino Tortorella) a permettere
la costruzione della “Casa del Sorriso di Mariele” (appunto Mariele Ventre
la storica Direttrice del Coro dell’Antoniano), ma perché per ben cinque
anni qui in Valtrompia, con tutti i Soci della Associazione Culturale
Valletrompia, abbiamo coinvolto Enti pubblici e privati nel poter effettuare
le selezioni dei piccoli partecipanti allo “Zecchino d’Oro” che provenivano
da tutta la provincia di Brescia, ma anche avevamo l’esclusiva per le
partecipazioni di quanti abitavano a Bergamo, Mantova e Cremona. Ed è
stato così che organizzavamo gli spettacoli di “selezione” in molti comuni
della nostra Valtrompia e della provincia di Brescia e quando c’era lo
spettacolo finale che portava alla finalissima di Bologna non è mai
mancata una Suora Missionaria cui abbiamo dato piccoli ma concreti segni
della nostra solidarietà.
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