Page 95 - Una primavera di bene: In cammino con Madre Pierina Santarelli (2006)
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UNA GUIDA, UNA MADRE                                              Santa Cruz de la Sierra (Bolivia), giugno 2000





               C arissima Madre Pierina, non posso lasciar passare questa opportunità senza avere la gioia di scri-
            verle alcune righe,  questo mi  permette di sentirla più vicina,  come una presenza guida, una presenza
            soprattutto di madre.
               La ricordo ogni giorno e ritornano vivissime nella mia mente tutte le parole formative che ci diceva
            nella lettura spirituale ed in ogni circostanza. Lei coglieva sempre occasione per dirci una parola buona.
            Io non ho mai lasciato cadere nell'indifferenza nessuna delle sue parole e dei suoi insegnamenti e anche
            se allora forse non davo tanti buoni frutti, ho immagazzinato in me tutto ciò che lei ci ha insegnato con
            le parole testimoniate dall'esempio ... Grazie Madre per quanto mi ha donato.


                                                                              SUOR M. ASTERIA MITMA  MDC






            DONNA DI PREGHIERA                                                               L'Aquila, 3 dicembre 2005



               S ono suor Maria Maritza Montero,  di nazionalità boliviana,  ed è  da poco meno di dieci anni che
            conosco Madre Pierina Santarelli, anche se non ho avuto la fortuna di averla come maestra di noviziato.
               Tra  le molte qualità umane e spirituali che ho scoperto in lei, una mi ha colpita in modo particolare,
            anche perché l'ho constatata più da vicino: il suo profondo spirito di preghiera.
               A volte mi sembrava come San Francesco d'Assisi, "uomo (donna) fatto preghiera", era un suo impe-
            gno personale, lo scopo della sua vita. Questo spirito di raccoglimento, nel periodo di formazione inizia-
            le del noviziato, è molto importante oltre che "prezioso".
               Durante lo Juniorato Madre Pierina era molto creativa nel darci le motivazioni in tutto ciò che faceva-
            mo per pregare bene, ma soprattutto per trovare i momenti adatti, come ad esempio durante le attività
            lavorative, prima di iniziare qualsiasi studio, durante le lezioni, nella ricreazione e specialmente nella pre-
            ghiera comunitaria.
               Le intenzioni di preghiera erano sempre per gli altri: la chiesa, le nostre famiglie, i nostri superiori, i
            sacerdoti che teneva molto a cuore, i poveri, le nostre missionarie e infine i nostri cari defunti.

               Una volta spinta da questo aspetto spirituale della sua vita, le chiesi consiglio per ciò che stavo pro-
            vando in quel periodo della mia vita: eravamo, infatti, prese da molte attività e le manifestai la tristezza
            che sentivo, perché non trovavo il tempo materiale per la preghiera personale, da lei molto raccomanda-
            ta. Ella prese molto a cuore questa mia richiesta e fece del tutto perché avessi del tempo, ma la cosa più
            importante è che mi fece  capire che non è il "tempo libero"  che ti permette di pregare, ma il "modo" di
            fare ogni cosa che fa si che la nostra vita diventi preghiera. Proprio come lei già faceva nella sua vita: una
            vita che ancora oggi parla anche quando non pronuncia nessuna parola.
               Io ringrazio il Signore per avermi fatto incontrare nella vita una persona così profondamente impe-
            gnata nella vita spirituale, veramente tutta di Dio e tutta per gli uomini.


                                                                              SUOR  M. MARITZA  MONTERO  MDC



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