Page 130 - Una primavera di bene: In cammino con Madre Pierina Santarelli (2006)
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Le prove della nostra vita erano le "sue" prove: sollecita e premurosa, pronta all'aiuto e al sostegno,
seminava a piene mani senza nulla chiedere in cambio. E l'ascolto dei suoi ricordi era sempre motivo di
ulteriore crescita: gli accenni composti e pudichi ai tempi delle difficoltà per la Famiglia religiosa, la fidu-
cia nella Provvidenza, il miracoloso sviluppo e l'impegno al servizio, sempre guardando avanti, con dis-
armante naturalezza.
Crescevano le nostre famiglie, cresceva la "sua" famiglia: nel ceppo collaudato dell'Istituto ormai cen-
tenario, le nuove vocazioni si abbeveravano al carisma di Madre Pierina: fiducia, sicurezza, gioia, dedi-
zione, erano palpabili nel clima di un ambiente predisposto all'accoglienza. E sin da quegli anni si intra-
vedeva cosa sarebbe ancora accaduto di bello: Montenero di Bisaccia, poi la Bolivia, poi l'Africa ... E lei,
sempre pronta a partire, a parlare, a suggerire, a disporre tutto affinché dovunque fosse tangibile che il
vero bene vince sempre. Vince anche quando la natura umana ci mette alla prova, come ha provato, e
duramente, lei quando ancora da lei tutti si aspettavano grandi cose. E il fardello della sua eredità spiri-
tuale è ben lieve peso per Madre Nazarena e per le altre Suore, che al momento del bisogno, sanno di
poter fare di corsa i pochi gradini che le separano dalla sua stanza, da quel letto che è come un trono, dal
suo sorriso, dal suo sguardo rassicurante, e colgono a piene mani nuova energia, nuova fiducia, nuova
sicurezza.
Oggi, Madre Pierina accetta le premure delle sue Figlie spirituali, quasi fosse anche que1lo un dovere:
testimoniare sempre, in salute e nella malattia, donarsi agli altri, offrire loro tutto, dalla sua energia di ieri
alla sua fragilità odierna.
Dopo la Santa Messa della Vigilia di Natale, è stato un accorrere a lei, e anche io mi sono avvicinato,
mi sono specchiato nel suo sguardo dolce e luminoso, le ho baciato la mano forzando la sua ritrosia.
Momenti irrinunciabili, indelebili, che Madre Pierina ci regala ancora, a piene mani.
WALTER CAPEZZALI
UNA PICCOLA-GRANDE MACCHINA D'AMORE L'Aquila, 10 febbraio 2006
Una piccola-grande macchina d'Amore ... così definisco Madre Pierina.
Guardandola viene spontaneo domandarsi come un fisico così piccolo sia capace di generare tanta
"energia". La risposta è facile: quando questa "energia" è amore, non è necessario un grande recipiente
per contenerla, ma solamente un grande cuore per produrla ...
Madre delle sue suore, madre delle famiglie, madre dei bambini, ma soprattutto madre dell'accoglienza.
Manuale di saggezza e determinazione, non ha mai negato una parola o un sorriso alle persone che
ha incontrato.
Anche oggi, che sul suo viso si vedono i segni della sofferenza, riesce a trasmettere serenità; il suo
sguardo non ha perso lucentezza, sempre magnetico e penetrante è capace di arrivare in fondo ai cuori e
di confortarli: fonte inesauribile di bontà dove ognuno può attingere senza dover chiedere il permesso.
Grazie Madre Pierina per avermi trasmesso questo calore e per avermi fatto sentire parte della tua
grande famiglia.
LUCIA CAPULLI
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