Page 131 - Una primavera di bene: In cammino con Madre Pierina Santarelli (2006)
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DISCREZIONE, PREMURA, ATTENZIONE L'Aquila, dicembre 2005
La sua personalità è così ricca e variegata da non poter essere racchiusa in una definizione. Di Lei
ricordiamo la missionaria tenace e coraggiosa che ha fatto nascere dei fiori su territori incolti ed ostili, l' or-
ganizzatrice e la direttrice di comunità che sono diventate dei punti di riferimento nei luoghi in cui sono
sorte, la fervente animatrice di iniziative religiose che hanno stimolato e ridato linfa al tessuto cittadino.
Tuttavia noi desideriamo ricordare soprattutto la "suora" che ha vegliato con discrezione, attenzione,
premura sulla nostra famiglia, come su tutte le famiglie dei numerosi allievi della Dottrina Cristiana, con-
solando il nostro pianto nei momenti di dolore, accompagnando con la sua gioia i brevi istanti di felitici-
tà, sempre presente con il suo affetto, con la sua parola, con il suo sorriso nel nostro cammino di vita. Per
questo la ringraziamo e la porteremo sempre nei nostri cuori, grati per ciò che ha donato a noi ed alla
comunità cattolica di cui facciamo parte.
ANTONELLO E CARLA CARBONARA CON CHIARA E CRISTIANO
UNA NOVIZIA ESEMPLARE
L'Aquila, novembre 2005
P arlare di Madre Pierina mi riporta indietro negli
anni, un ricordo bellissimo di un tempo difficile. Io, dodi-
cenne, ero ospite dell'Istituto come educanda e Suor
Pierina era nel Noviziato.
La Casa Madre delle Suore della Dottrina Cristiana,
allora, non era grande ed era facile incontrarsi durante la
giornata, nei momenti di ricreazione, del pranzo, soprat-
tutto nell'ora della preghiera. Si andava in Chiesa più
volte al giorno e ci si vedeva, ci si scambiava uno sguar-
do e una parola sottovoce.
Quasi tutti i giorni venivo punita, perché insofferente
alla disciplina che la Suora istitutrice ci imponeva: ero
però una privilegiata, perché la Madre Generale di allora,
Suor Pia Bafile, mi proteggeva e mi puniva in un modo
assai dolce, facendomi trascorrere qualche ora in compa-
gnia delle novizie. A quei tempi, le novizie erano poche,
a tutte col sorriso sulle labbra dedite al loro lavoro, allo
studio, alla·preghiera.
Madre Pierina, per me, è stata esempio di vita, di
i pegno, di dedizione a Dio. E con questi sentimenti che
'l.on si sono mai spenti nella mia mente, mentre nella
n ente mi passa il ricordo di tanti altri momenti belli e
ommoventi, voglio abbracciarla con infinito affetto.
ELENA CARLI La "collegiale" Elena (1936 ), terza da sinistra in piedi.
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