Page 9 - Piero Gasparini - La "mia" Bolivia
P. 9

E dunque, dopo qualche anno di perplessità, arriva la nostra decisione.

       Piuttosto dura, devo dire, per chi è abituato a vivere bene come noi tutti. Si

       va in Bolivia, a vedere ‘dove diavolo’ si era confinato padre Remo, ed

       anche a capire come mai quei campesinos si erano battuti fino allo spasimo

       per volere là, fra di loro, anche dopo morto, padre Remo. È l’amico Vigilio

       Bettinsoli che concretizza tempi, costi, modalità della complessa

       operazione. Dove si va? Che precauzioni sanitarie prendere? Dove

       dormiremo? Cosa mangeremo? Problemi banali? Può darsi, ma necessari.

       Andare nella metà di sotto della terra e soprattutto farsi scaricare da un

       aereo in un certo posto e poi non pensare a cosa succederà, dove si andrà,

       su quali mezzi e su quali “strade”, non è cosa da poco. Sì, è vero, abbiamo

       scherzato dicendo che avremmo fatto degli Indiana Jones (con troppa

       pancia per la verità) ma ... Gli animali? La paura? Poi davvero padre Remo

       ci è venuto in aiuto. Abbiamo pensato: “Ma, insomma, lui ci ha vissuto per

       dieci anni in quei posti. È morto cadendo con la sua bicicletta in un

       canalone d’acqua. Non è stato sbranato da qualche tigre; non è stato

       morsicato da qualche serpente...”. Certo, la malaria, il colera sono

       endemici. Ma ci sono le Suore adesso là. Combattiamo contro i nostri

       dubbi, con difficoltà.




             Ad Hardeman, la corrente è un filo arrivato nella casa delle suore

       “Missionarie della Dottrina Cristiana” proprio pochi mesi fa; non si parla

       certo di telefono o di posta. Capiremo solo sul posto che per arrivare a

       Santa Cruz, dove le suore hanno il “loro” punto di riferimento, quando la

       pista c’è e se c’è, servono almeno dieci ore d’inferno. “Loro” si fa per dire,

       perché il concetto di proprietà, per ratificarlo, bisogna andare alla capitale

       La Paz, per averlo e pagare, e nessuno è certo in possibilità di andarci.

       Padre Remo si batteva per questo, per l’assegnazione della terra ai suoi

       indios, ai suoi campesinos, salvo poi dover scoprire, ogni tanto, che

       qualche latifondista arrivava col documento che diceva che quei mille






                                                           7
   4   5   6   7   8   9   10   11   12   13   14