Page 40 - Piero Gasparini - La "mia" Bolivia
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delle Amazzoni tutto inondano e travolgono sollevando il loro livello
anche di sette/dieci metri. È incredibile il pensarlo, ed il vederlo seppur
dopo è semplicemente pauroso.
Dal micro tutti giù per chilometri a piedi per magari riprendere il micro
più avanti. Mi è capitato di essere in viaggio con le Suore o con
Gianbattista ed allora non avevo paura perché mi sentivo assolutamente
“protetto”. Un paio di volte ho fatto il viaggio da solo ed ancora oggi mi
viene il nodo alla gola per il panico che avevo, ma che non ho mai
dimostrato (grazie al pensiero di Don Remo che mi teneva alto il cuore)
perché vedevo la serenità di tutti gli altri campesinos che pioggia o sole,
fango e sabbia che ci fosse, sapevano accettare la situazione con
un’assoluta, per me quasi incomprensibile, tranquillità.
E come scordare quella volta che le Suore mi misero letteralmente
nelle mani dell’autista dicendo che ero “Padre Piero” un amico di Don
Remo e che quindi andavo salvaguardato. L’autista, in quell’occasione, mi
fece sedere al suo fianco e impedì a chiunque di avvicinarsi a me. Avete
presente un “micro” (quelli che da noi si usano come scuolabus per una
ventina di piccoli) pieno sopra e sotto di almeno 50 campesinos. Io ho
passato otto ore seduto immobile al mio posto (con tutto quel che ne è
derivato) ma ad Hardeman sono arrivato anche in quell’occasione.
Hardeman oggi è diventato un centro molto sviluppato, molte case
ormai sono fatte in muratura, le capanne sono tutte alla periferia del
villaggio. All’inizio (nel 1993) la corrente c’era solo nella casa delle Suore
e nella Chiesa e il telefono era inesistente. C’era “Radio Remo” un ponte
radio con cui le Suore si collegavano due volte al giorno con le consorelle
a Santa Cruz. Oggi la corrente è un poco dappertutto, la televisione con le
telenovelas brasiliane ha inondato molte case e l’acqua corrente – che costa
cara – comunque c’è.
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