Page 23 - Piero Gasparini - La "mia" Bolivia
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necessità per qualcuno che sta morendo. Non riposi nessun momento. Vuoi

       arrivare in fretta. Vai già affaticato a portare il tuo aiuto urgente a quanti

       necessitano.  A questa meta tu affretti il passo del pedale e su questa

       bicicletta corri per salvare colui che sta aspettando. Gira la ruota della

       bicicletta. Tu levi il braccio e saluti tutti. Sorridi con delicatezza a chiunque

       incontri sul tuo cammino. Nella tua mente silenziosa ripeti una preghiera

       per offrire il tuo viaggio a Dio ed alla Vergine protettrice. Arrivi alfine a

       una casetta che pare dimenticata da tutti. Entri in fretta. Confessi un

       infermo che si pente. Lo alimenti con la Comunione e dalla sua anima

       sollevi il velo nero dei peccati. Solo allora hai un minuto di riposo e poi

       vai. Ritorni sul cammino polveroso, Padre Remo, stanco, cercando il

       povero e portandogli la speranza della salvezza”.




             Le notti ed i giorni scorrono incredibilmente veloci, là nella foresta

       amazzonica, là ad Hardeman, villaggio che ha visto la vita e la febbrile

       opera di bene di don Remo e che, nel dicembre 1993, ha visto noi,

       valtrumplini suoi amici, sulla sua tomba e a constatare i numerosi frutti del

       suo operato. Ci accompagnano sempre suor  Albina, suor Maria, suor

       Grazia, le “Misioneras de la Doctrina Cristiana” che dal 1986, anno della

       tragica scomparsa di Remo, ne continuano gli infiniti momenti di

       abnegazione verso quei poveri indios, dimenticati da tutti, ma non dalla

       cristianità. Visitiamo capanne, vediamo i ricordi di Padre Remo, scopriamo

       dappertutto le testimonianze del suo affetto. Lui è ancora vivo nel cuore dei

       campesinos per i quali ha lottato e per i quali ha sofferto, e dai quali oggi,

       morto, è venerato ed osannato, nel vero senso del termine.

             Tanti gli episodi che lo hanno visto protagonista e che ognuno ci

       ricorda, ci vuol narrare, è contento di confidarcene un particolare, quasi un

       segreto. Parlano in spagnolo-castigliano, naturalmente, quegli indios. Ma a

       noi sembra di capire tutto, e capiamo davvero ogni particolare. Vediamo il

       “Collegio Padre Remo Prandini” che lui ha iniziato a costruire perché ben






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