Page 21 - Piero Gasparini - La "mia" Bolivia
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fin qua sopra, come è possibile? Già, siamo ai tropici. Dai quaranta gradi
si passa ai dieci in pochissime ore. E l’acqua, quel Natale del 1986, era
freddissima. E tu Remo sei morto di freddo, di congestione, pensando ai
tuoi piccoli che non avrebbero festeggiato il Natale. Ed ora sei legato alla
storia di Hardeman.
Ed il nostro viaggio continua. Abbiamo “visitato” tante capanne, tante
comunità, incontrato tante persone, visto tanta miseria, anche morale. E
dappertutto a dirci e a farci parlare e conoscere. Testimonianze, tante
testimonianze. Un’infinità di ricchezza morale per noi. Quanti pensieri,
quante riflessioni, quanto contrasto, qui a chilometri da Hardeman.
Avremo tempo e modo di pensare. Già là in Bolivia, ed ora qui nella nostra
Valtrompia operosa. Ed il nostro viaggio avanza ancora... “Sapete come si
fa ad attraversare questo corso d’acqua? - dice suor Albina - Quando ci
devono passare i campesinos prendono una mucca vecchia e la mandano
avanti. Gettano dei sassi nell’acqua per far movimento. Se la mucca
comincia a vacillare significa che i piraña la stanno attaccando ed allora
tutti fermi”. Noi non abbiamo una mucca ma siamo sempre in fuoristrada
e, per fortuna, in questi giorni ha sì piovuto, ma non da alluvione. Grazie
Remo. Quanti corsi d’acqua incontriamo nel nostro peregrinare nei luoghi
di padre Remo. Tutti canali che si fanno e si disfano e che poi vanno nella
grande Amazzonia. Come i nostri pensieri, che vanno e vengono da
Lodrino, da Gardone ad Hardeman e viceversa.
Che mondo! Murillo, Litoral, Sagrado Corazon, Piray, Carmen,
Montero: le comunità di padre Remo. Padre Remo, come ha scritto il
campesino Mariano Sosa: “Un viaggiatore in bicicletta. In mezzo al
cammino pieno di polvere si alza una figura frettolosa. Non gli importa il
vento sulla sua fronte piena di sudore. Viaggiatore dove vai tanto in fretta?
Quel che ti importa è solo cammino. Cosa ti porta così premuroso? La
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