Page 80 - Una primavera di bene: In cammino con Madre Pierina Santarelli (2006)
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COSÌ HO SMESSO DI FUMARE                                             Roma,  25 ottobre 2005





                      A vevo 23 anni quando entrai nell'Istituto Dottrina Cristiana.
                      Fino  a  quel momento ero stata  una  giovane  un  po'  troppo vivace.  Davo sempre
                   qualche pensiero a mia madre, la quale aveva poco potere su di me perché in tutto mi
                   seguiva la sorella maggiore Maria.
                      Mia madre infatti per circa cinque anni dovette occuparsi di mia sorella Lina, morta
                   poi all'età di 23 anni a causa di un tumore. Io ricordo solo i suoi pianti e perciò le sorel-
                   le maggiori mi tenevano lontana.

                      Tra le altre libertà mi prendevo quella di fumare. Ero una fumatrice (più di un pac-
                   chetto al  giorno).
                      Quando ho deciso di diventare suora, la cosa che mi è costata di più è stata proprio
                   quella di dover abbandonare le sigarette. Appena entrata in Istituto, la mia maestra di
                   formazione mi raccomandava di non fumare, ma io facevo una gran fatica.
                      Madre Pierina in questo mi comprendeva.
                      Ricordo che un giorno, dovendosi allontanare da L'Aquila, Madre Pierina mi chia-
                   mò con forza: "Rosetta, vieni!". Io ebbi un po' di timore, sempre per via delle sigarette.
                   Lei mi chiamò con voce ancora più forte ed io mi accostai timidamente.
                      Restai stupita quando Madre Pierina mi diede una busta di cioccolatini dicendomi:
                   "Questi sono per te e per le tue compagne". Poi infilò la mano nella tasca del mio vesti-
                   to e vi mise un pacchetto di sigarette dicendomi: "Io so che ti costa molto lasciarle, ricor-
                   do che così fu anche per mio fratello. Se puoi non usarle. Se non riesci a farne a meno,
                   fumane solo qualcuna".
                      Io misi il pacchetto di sigarette nel comodino e mi accontentavo di guardarle, sosti-
                   tuendo sempre il bisogno con caramelle e cioccolatini. Quel pacchetto restò intero nel
                   cassetto del comodino fino alla mia Professione Religiosa, poi me ne liberai definitiva-
                   mente.
                      Così nella mia vita non ho più pensato a ciò di cui a 23 anni ero già cliventata schia-
                   va. Io amo ed ammiro molto madre Pierina perché è una donna vera, quello che dice
                   corrisponde alla sua vita. Sono rimasta sempre colpita dalla sua profonda fede e dalle
                  sue convinzioni nella dedizione a Dio e ai fratelli.
                      Donna attenta e credibile, ha saputo donare sempre, ed anche quando ha fatto qual-
                  che carezza  con la  mano ruvida, ha subito accarezzato con l'altra mano di una dolce
                  mamma.
                      Madre Pierina è anche molto amata da  tutti i miei familiari, perché stimata  come
                  una donna energica, che infonde sicurezza. Ha dato anche un senso di profonda sicu-
                  rezza ai miei familiari per la mia formazione e soprattutto ha assicurato il suo aiuto nei
                  momenti di difficoltà.
                      Grazie Madre Pierina!

                                                                                SUOR Ros  M. D IDONÈ  MDC
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