Page 24 - Una primavera di bene: In cammino con Madre Pierina Santarelli (2006)
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Non so perché, forse "la fortuna mi ha baciata", forse "Dio mi ha riservato un supplemento d'amore"
concedendomi la grazia di vivere tutta la vita, fino ad oggi, a fianco di una così grande Madre, che anco-
ra oggi, sia pure nell'inversione dei ruoli, io sento come "mia grande Madre", spinta potente nelle scelte
del bello e del buono, punto di riferimento costante.
Avevo venticinque anni quando fui chiamata a lavorare nella Curia Generalizia come Segretaria
Generale e da allora sono stata di certo la più stretta collaboratrice di Madre Pierina, anche perché, nel
susseguirsi dei tempi, fui ininterrottamente prima Consigliera Generale, poi Vicaria Generale, uccessi-
vamente, io, la sua novizia, Superiora Generale con lei a fianco come Vicaria Generale.
Oggi lei nel suo letto, "stella per tutte", strappata due volte alla morte, attende le carezze di tutte,
attende le mie carezze, quelle della sua "No vizia", oggi sua "Madre".
• Sì, io accarezzo le tue scarne mani, Madre Pierina, sono quelle che mi hanno passato la lampada
della speranza;
• Sì, io accarezzo il tuo volto, è quello che ha provato a insegnarmi la saggezza della vita;
• Sì, io guardo i tuoi occhi meravigliosi, sono quelli che mi hanno indicato come farsi guidare dall'in-
tuizione in ogni situazione;
• Sì, io ascolto le tue parole, ora non sempre chiare, ma sempre benedicenti, è da esse che ho impara-
to la positività che costruisce sempre in nome dell'Amore;
• Sì, io oggi cerco di leggere i tuoi gesti per apprendere ancora come far incarnare il messaggio evan-
gelico e dare sapore Divino a tutti gli eventi umani.
A dire il vero io il sapore divino negli eventi umani l'ho assaggiato tante volte, anche perché dovevo
necessariamente far scorrere con la penna la cronaca dei fatti, dei gesti, delle meraviglie di Dio che vede-
vo compiersi nel tempo.
Carissima Madre Pierina, ho visto tanta saggezza in te nel crocevia di gente che ti circondava; ho visto
tanta lungimiranza nell'affrontare ogni sorta di problema; ho visto tanta concretezza nel rispondere ai
bisogni con l'apertura di nuove case; ho visto tanta profezia nel tuo guardare lontano per abbracciare i
popoli che soffrono, senza calcolare il rischio che stavi correndo perdendo la tua vita per donarla agli altri.
Ora, affacciata alla finestra del mondo, guardi, sorridi, benedici e ringrazi sempre. Ti entusiasmi per
tutto e per tutti e continui a darci quegli input che possono venire solo da chi ha fatto della sua vita un
dono, davvero segno profetico del sogno di Dio.
L'Aquila, 2 ottobre 2005
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