Page 105 - Una primavera di bene: In cammino con Madre Pierina Santarelli (2006)
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UN FARO LUMINOSO                                                          Roma, 1 novembre 2005



               P arlare di Madre Pierina nella storia della mia vita vuol dire parlare di una grande luce che ha sapu-
            to ilu:minare il mio cammino diventato un po' buio in un certo periodo del percorso. Lei, la grande Madre
            della fortezza e della soavità, congiunte, ha saputo far riemergere nel mio cuore la gioia, la generosità di
            un "si" totale per il regno di Dio.
               Come dimenticare le continue attenzioni, premure ...  Come non continuare ad amarla e farla amare,
            sapendo che ho avuto da Dio un sì grande dono e modello di vita tutta impregnata di dono gratuito verso
            Dio, la Chiesa, l'Istituto e verso ciascuna sorella in particolare?
               Grazie, Signore, per avercela donata! Grazie a te, Madre Pierina, per essere stato un faro luminoso per
            chi ha avuto modo di averti vicina! Grazie per il tuo esempio, per la tua fortezza e tenerezza.
               Ti  voglio bene e ti ricorderò per sempre perché hai lasciato un segno indelebile dentro di me.

                                                                              Grazie!  SUOR M. LUCIA TAMILIA  MDC


















            HO INCONTRATO UN ANGELO                                           Santa Cruz de la Sierra (Bolivia), gennaio 2006



               D io mi ha fatto conoscere Madre Pierina Santarelli nel mese di gennaio 1990, durante un suo viag-
            gio in Bolivia. Ero ancora aspirante e rimasi colpita dal suo sguardo limpido e profondo.
               Ricordo che nel nostro primo incontro lei mi parlò con il cuore come una mamma (io allora non par-
            lavo ancora bene l'italiano) e mi propose di vei;ure in Italia per fare il Noviziato. Io conoscevo da poco le
            Missionarie della Dottrina Cristiana, ma la proposta mi piacque e decisi di fare la domanda per la tappa
            formativa del Postulandato. Sorteggiando tra noi le Beatit:udini del Signore a me uscì "Beati i poveri in
            spirito", espressione che fu per me come una spinta ad andare avanti, sostenuta da Madre Pierina che mi
            ispirava tanta fiducia. Ricordo anche la sua stima per i miei genitori che lei considerava di "buona pasta".
            Al suo rientro in Italia partii con lei insieme ad altre due mie compagne. Ebbi modo di viverle accanto e
            debbo testimoniare che mi ha trasmesso una grande Fede, una fiducia profonda in Cristo. Ogni volta che
            andavo a colloquio da lei mi diceva: "Figlia mia, io ho sposato i poveri della Bolivia e voi siete le figlie
            benedette. Siate fedeli, io sarò sempre vicino a voi con la preghiera. Vi prego di essere sempre fedeli a Dio,
            alla Chiesa e all'Istituto.".
               Per me Madre Pierina è come una mamma, o meglio un "Angelo" che ci è sempre stata di esempio in
            ogni modo. Oltrepassando le distanze, lei unisce tutte con l'affetto e con la preghiera.
               Con  immensa gratitudine di figlia.

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