Page 13 - Cenni storici dell'Istituto della Dottrina Cristiana
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attuarla. Non poteva mancare la benedizione di Dio ad un'·
opera di tanto vantaggio per le anime di numerosi fanciulli
e fanciullet ai quali particolarmente si convengono le paro-
le dello Spirito Santo: pm·mdi petierunt pane m, tt non
erat qui (1·angeret eis (Thren. IV. 4)t i piccoli chiedevano il
pane della istruzione religiosa e non v'era chi loro lo spez-
zasse.
Era in quel tempo Vescovo dell'Aquila Mons. Filippi
che imperitura memoria ha lasciato tra noi del suo ingegno
e del suo zelo pastorale. A lui fu d'uopo manifestare il
concepito disegno e non è a dire come egli Io approvasse
pienamente. A v uta la necessaria licenza non restava che
mettersi all'opera: se era volere di Dio, e tutto lasciava
sperare che Io fosse, non sarebbero mancati i mezzi e altre
anime generose che si sarebbero associate alla De Sanctis
per dar vita alla nuova istituzione. E non mancarono, come
vedremo ben presto.
CANONICA APPROVA-
ZIONE DELL' ISTITUTO
Sebbene Mons. Filippi fosse informatot come vedem-
mot dei propositi della De Sanctis, e oralmente li avesse
approvatit pure nella sua saggezza non credette opportuno
emanare subito un decreto di fondazione, ma volle che il
nuovo Istituto iniziasse la sua vita e raggiungesse un certo
sviluppo prima di approvarlo formalmente. Questo non
tardò ad avverarsi.
Alla De Sanctis Maria Nicola e alle tre sorelle ben