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Saluto di Mons. Giuseppe Molinari Poi finalmente abbiamo convinto l’Istituto
Arcivescovo emerito Diocesano per il sostentamento del clero,
(nel giorno delle esequie) ad acquistare un immobile nel quale c’era
una grande sala.
Carissimo Don Arturo, Lì si poteva celebrare in attesa della nuova
in questo momento in cui ricevi l’ultimo saluto cristiano chiesa, ma in quel momento mi è sembrato
dalla Comunità Ecclesiale Aquilana, anch’io aggiungo il giusto liberarti dall’eccessivo impegno pa-
mio umile saluto, commosso e affettuosissimo. storale, richiesto da una parrocchia giova-
Tanti ricordi si affollano nella memoria, a cominciare dai ne e in espansione come quella di San Ma-
primi giorni da te trascorsi qui, nella nostra città di L’A- rio e volli affidarti la parrocchia di San Mar-
quila. co Evangelista, nel centro storico di L’Aqui-
L’allora arcivescovo Carlo Martini volle affidarti la chiesa la: una comunità ricca di storia, ma non
di S. Maria del Suffragio, tanto cara agli Aquilani. Furono meno impegnativa dal punto di vista pasto-
anni molto belli per te, che a quella chiesa hai dedicato rale.
tutte le tue forze, con tanto entusiasmo. Quel giorno, lo ricordo, soffristi molto per
Ricordo anche gli ani in cui diventasti il più stretto colla- questo cambiamento e soffrirono molto
boratore di Mons. Mario Peressini, che ricorreva alle tue anche i tuoi parrocchiani. Ti volevano bene
molteplici competenze, per ogni problema da risolvere, e non si volevano separare da te, ma an-
anche il più piccolo e il più concreto. che tu li amavi molto!
Una volta ( io ero allora Vicario Generale), l’Arcivescovo Carissimo Don Arturo,
Peressin mi disse:- Di chi posso fidarmi? Di Don Arturo e perdonami se involontariamente, ti ho pro-
dei Figli di Maria. curato questa grande sofferenza.
Ricordo, carissimo Don Arturo, Tu hai imparato subito a voler bene alla
di quando l’Arcivescovo Peressin ci incaricò di dare un nuova comunità. E come sempre hai dato
aiuto pastorale ad un suo antico compagno di seminario, tutto te stesso, per la cura dei fedeli e per
che era parroco a Montecatini Alto in Toscana. rendere sempre più bella e accogliente
Forse fu il periodo in cui potemmo avere tante ore a di- l’antica chiesa di San Marco Evangelista.
sposizione per raccontarci tante cose. Qui mi raccontasti Questa tua nuova chiesa ha custodito da
della tua famiglia, degli Stati Uniti, dove eri nato e di San secoli la sacra effige della Madonna del
Salvador, in America Centrale dove hai esercitato il tuo Popolo Aquilano, ed è diventata perciò, il
ministero sacerdotale in tempi difficili, con coraggio e santuario caro a tutto il popolo aquilano.
dedizione, come uno dei più fidati collaboratori del Santo Tu hai cercato di ravvivare sempre più
Vescovo Martire Oscar Romero. Quante volte, con una questa commovente devozione mariana e
profonda tristezza, mi hai confidato delle molte amarez- hai avuto anche una particolare cura della
ze che Mons. Romero, riceveva da alcuni autorevoli Congregazione Mariana. La Vergine Maria
membri della Curia Romana… di cui sei stato sempre un figlio devoto, ti
Ora in cielo hai la gioia di poterti incontrare di nuovo con prenda ora per mano e ti accompagni da-
questo Santo Pastore che ti è stato padre e maestro. vanti al suo Figlio Gesù, l’unico e voro
Ricordo con quanta gioia hai ricevuto la nomina dimem- Buon Pastore, quel Gesù che è la massima
bro del Capitolo Metropolitano dell’Arcidiocesi di L’Aquila, rivelazione dell’infinito Amore di Dio.
e con quanto zelo hai svolto questo compito. Carissimo Don Arturo,
Ho sempre davanti agli occhi quando hai accompagnato grazie per tutto quello che hai fatto per la
la “Peregrinatio“ del corpo di San Pietro Celestino, ti ve- Chiesa di L’Aquila, e per i tanti fratelli e
do ancora nella chiesa di S. Maria di Saltara nelle Mar- sorelle che hai incontrato sulla tua strada.
che, rivestito delle solenni vesti liturgiche, accanto al Grazie per il tuo carattere gioviale, sincero,
corpo di S. Celestino, in rappresentanza dei Canonici di un carattere nel quale come tu stesso più
tutta la Chiesa Aquilana. volte mi hai confidato, si mescolavano in-
Ma forse, una delle tue esperienze più belle è stata quel- sieme il rigore tedesco del tuo babbo e la
la di parroco a S. Mario alla Torretta, (il primo parroco di dolcezza polacca della tua mamma.
questa nuova parrocchia tanto voluta dall’Arcivescovo Grazie per il tuo grande senso dell’amicizia,
Mario, in onore del suo protettore)! grazie per la tua fede, il tuo esempio sa-
Quanti momenti difficili, ma anche belli, hai vissuto nella cerdotale, il tuo amore alla liturgia, il tuo
comunità di San Mario! cuore sempre pronto ad accogliere tutti.
Il non avere una chiesa in cui accogliere i fedeli, ti co- Carissimo Don Arturo,
stringeva ad essere pastore di una specie di comunità Tu sei stato un grande dono per la nostra
itinerante, che si rifugiava ora in qualche locale di fortu- chiesa aquilana e noi non ti dimentichere-
na, (nello stesso quartiere della Torretta), ora nella chie- mo.
sa di Santa Maria di Farfa, ora a S. Elia e infine anche Gesù ti doni, accanto a sé la ricompensa
nella chiesetta dedicata alla Madonna (la Turris Eburnea) dei giusti.
nell’area dell’antico ospedale psichiatrico di Collemaggio. Ora tu continua a pregare per tutti noi.
Una volta mi hai confidato:- Sì, la chiesetta è bella, ma Grazie !
ogni volta che partiamo, dalla Torretta per recarci alla Con l’affetto di sempre
Turris Eburnea e attraversiamo il tunnel (a lato della ba- Giuseppe Molinari
silica di Collemaggio), ci sembra di andare in un’altra Arcivescovo Emerito di L’Aquila
città.
Carissimo Don Arturo, quante lotte combattute insieme a
te e ai tuoi parrocchiani, per poter avere il terreno in cui
costruire la nuova chiesa…