Page 1 - MDC Informa n.62
P. 1
Momento di Comunione
2 marzo 2018 n. 62
Esercizi spirituali a Santa Cruz de la Sierra dobbiamo prendere conscienza della
Dal 7 all’11 gennaio scorso le suore MDC delle vocazione alla quale siamo state chiamate, si
comunità di Bolivia hanno partecipato al corso perde il senso profondo della vita consacrata
di esercizi spirituali guidato da padre Rodolfo e il vincolo stretto con la grazia di Dio.
Montiel (Carmelitano Scalzo) dal tema:“Perché Sappiamo che ogni comunitá è difettosa. Io
mi stanca la pastorale, la preghiera, il lavoro, la non sono difettosa. Sará che i difetti esistono
vita comunitaria? “Il cristiano del futuro o sará solo nella mia comunitá? Sará che i difetti li
un mistico, una persona cha ha sperimentato hanno solo le altre? La mia comunitá é un
qualcosa, o non sara cristiano,”(K. Raner) luogo dove ognuno presenta le proprie
dunque, la religiosa del futuro o sará una debolezze umane. Sono capace di mostrarmi
mistica, una persona che ha sperimentato cosí come sono, con umiltá, con i miei
qualcosa, o non sará religiosa. La gente guarda i bisogni interiori? Al dire il vero le altre lo
religiosi e i preti come persone che non hanno vedono. Sono capace di rinunciare ai miei
tempo, hanno sempre qualcosa da fare: quando desideri e capricci personali per desiderare
devono descriverci dicono, é la superiora, é la gli obiettivi della comunitá? Devo diventare
maestra di…,ha studiato…La religiosa deve responsabile della vita della mia comunitá
togliere dalla sua agenda ciò che è secondario invece di prendere posizione di osservatore e
per dare spazio prima a Dio. Non é il “diminuire” giudice delle altre. Tutte possiamo avere
della vocazione che stanca, non sono le tante momenti di malumore, ma non sempre, tutte
attivitá, sono sopratutto tutte le attivitá vissute possiamo avere momenti di ricerca di
male, é per questo che vediamo suore stanche solitudine, ma non sempre: Dobbiamo farci
di tutto, con una insoddisfazione profonda. un esame di coscienza: siamo state chiamate
Viviamo in un mondo consumista che cerca cose a vivere la gioia evangelica lì dove il Signore
superflue, narcista che cerca il piacere, ci ha chiamate. Bisogna incontrarsi tra
situazioni che portano ad avere relazioni sorelle, acettare che siamo diverse, ciascuna
sporadiche senza profonditá, per questo con un criterio propio che deve esprimere e
abbiamo un grande bisogno di discernimento portare al dialogo, sicuramente si puó
spirituale per avere relazioni profonde in arrivare a discuttere, ma con la
comunitá, dove trovare un respiro per l’anima. predisposizione di arrivare ad accordi
Ci vuole l’abnegazione evangelica, “chi vuol razionabili, convenienti per tutte. Saper
venire dietro me” se qualcuno vuole dietro a vivere in comunione di fiducia fa crescere la
me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi comunitá, rispettando i limiti, riconoscendo le
segua”. Bisogna incontrarsi con Gesú ogni virtú delle consorelle, soltanto cosí si riesce
giorno perché la nostra stanchezza sia sana, ad essere pienamente umane e felici, della
viviamo in un mondo che ci tiene sotto presione, nostra comunitá senza avvertire il bisogno di
ma anche questo ha il suo lato positivo, ci fa scappare e sará segno visibile dell’amore di
scoprire le nostre qualità e non essere persone Dio. Suor M. Laura Roca
pessimiste, lamentose, amareggiate. Per vivere
bene con entusiamo evitando lo stress, bisogna
vivere le virtú senza pretendere che le altre
vivamo allo stesso modo nostro, altrimenti si
creano delle rivalitá e delle lamentele sulle altre,
ognuno è se stesso. La fede rende possibile la
vita comunitaria? La domanda conduce alla
riflessione. Perchè ci sia una vita comune
vissuta bene ci vuole:abnegazione evangelica e
un cuore innamorato di Dio. La vita comune non
è solo un idealeé una possibilitá, la comunitá
religiosa è reale e concreta, sotto la grazia di
Dio per la vita e per la presenza di sorelle che
cercano la felicitá. E’ vero che facciamo un
elenco di tante cose che non funzionano,invece
1