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Per me i giorni vissuti a Fatima sono stati un grande dono per un pro-
             fondo respiro dell’anima. Non avevo, in realtà, tanto desiderio di andarci,
             per la fatica del viaggio, ma ora ringrazio il Signore, di questo momento
             forte di grazia che mi ha rivitalizzato e ringrazio Madre Grazia, Superiora
             Generale e con lei tutta la mia famiglia religiosa, per avermi dato la pos-
             sibilità di sentire e vivere giorni veramente particolari, di preghiera, ri-
             flessione e fraternità. Davanti alla Madonna di Fatima, in quel luogo si-
             lenzioso e ricco di fede, ho portato con me le mie ansie, le gioie, le sof-
             ferenze, i bisogni, i problemi e le ricchezze della nostra missione in Con-
             go, le necessità delle giovani consorelle congolesi e di tutto il popolo che
             fa bisogno di pace, libertà, e di una vita più umana, come il Signore vuo-
             le per ciascuno di noi. Fatima non è un luogo di distrazione, di devozio-
             nismo, ma solo di approfondimento della propria fede. Io mi sono senti-
             ta  accanto  alla  Vergine Maria  e  sostenuta  da Lei  per  rinnovare  la  mia
             disponibilità ad accogliere con più verità il Signore e per rafforzare il mo
             impegno a donarmi fiduciosamente ai fratelli e sorelle con i quali vivo
                                                     ogni giorno la mia vita religiosa. La via crucis, la fiacco-
                                                     lata,  la  S.  Messa  internazionale,  la  confessione,  sono
                                                     stati per me, momenti di forte ripresa, per continuare,
                                                     dopo 50 anni di professione religiosa, con un cuore nuo-
                                                     vo. Grazie ancora al Signore, autore di tante meraviglie
                                                     in me ed intorno a me, nella mia congregazione e nel
                                                     mondo.
                                                                      Suor M. Emerenziana Pasta

                                                         è venuta per rappresentare l’Istituto. Come pellegri-
                                                         ne, pur nella nostra miseria, abbiamo voluto rivivere
                                                         l’incontro con Maria Santissima insieme ai 3 pasto-
             Rendo lode e gloria a Dio per il dono della   relli  affidando  a  Lei  noi  stesse  e  l’intero  Istituto.  I
             vita. Tu Signore mi hai pensato e amato sin   giorni si sono susseguiti con l’alternarsi di celebra-
             dal grembo materno, mi prendi per mano e    zioni  e  vai  momenti  di  preghiera,  i  messaggi  delle
             mi conduci sui sentieri che tu vuoi io percor-  apparizioni hanno lasciato in me un segno indelebi-
             ra. Tu conosci la mia esile persona, la mia   le. Un giorno memorabile per me è stato il 13 luglio:
             pochezza, le mie fragilità, la mia nullità, le   abbiamo ricordato l’anniversario delle apparizioni. La
             mie  paure,  le  mie  insicurezze,  le  mie  infe-  presenza di Maria a Cova d’Iria, la fiaccolata, l’atto
             deltà,  ma ti  sei  fidato di  me  ed  io  come  il   di consacrazione al suo cuore immacolato, lo sven-
             profeta Geremia dico: “Mi hai sedotto ed io   tolio  dei  fazzoletti  bianchi:  ho  sentito    un  brivido
             mi sono lasciata sedurre”. Ora ti dico grazie   che  ha  imperlato  i  miei occhi  di  commozione  e ho
             per  i  50  anni  di  consacrazione  vissuti  alla   sentito  dentro  di  me:  “Andate  per  le  strade  del
             tua  sequela,  ti  chiedo  scusa  per  gli  alti  e   mondo,  io  sarò  sempre  al  vostro  fianco  e  nei  mo-
             bassi  accaduti,  ma  devo  riconoscere  con   menti bui vi prenderò tra le mie braccia”.
             immensa  gratitudine,  che  mi  hai  accompa-                                         Suor M. Celina Palma
             gnato sempre e mi hai posto sotto la prote-
             zione  della  mano  materna  di  Maria  tua  e
             nostra tenera Madre. Per questo sono stata
             contenta di aver vissuto con le mie compa-
             gne qualche giorno a Fatima, per ricordare
             e celebrare il nostro 50esimo. Ho voluto ri-
             cordare  in  quei  giorni  suor  Daniela  e  suor
             Emanuela che ci hanno preceduto nella pa-
             tria  celeste  e  che  in  quei  giorni  ho  sentito
             unite a noi insieme alla madre generale che



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