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beghe di casa, prigionieri dei nostri problemi. Questi Conosce Dio e conosce gli uomini e le donne
si risolveranno se andremo fuori ad aiutare gli altri a suoi fratelli e sorelle.
risolvere i loro problemi e ad annunciare la buona E’ capace di discernimento e anche di denun-
novella. ciare il male del peccato e le ingiustizie, perché
Come abbracciare il futuro con speranza? è libero, non deve rispondere ad altri padroni
Conosciamo le difficoltà cui va incontro la vita consa- se non a Dio, non ha altri interessi che quelli di
crata: la diminuzione delle vocazioni, l’invecchiamen- Dio.
to, i problemi economici, le sfide dell’internazionalità Il profeta sta abitualmente dalla parte dei po-
e della globalizzazione, le insidie del relativismo, l’e- veri e degli indifesi, perché sa che Dio stesso è
marginazione e l’irrilevanza sociale… dalla loro parte.
Proprio in queste incertezze, si attua la nostra spe- In comunità, nei centri di spiritualità, nelle
ranza, frutto della fede nel Signore della storia che scuole, ospedali, case-famiglia, creiamo luoghi
continua a ripeterci: dove si vive la logica dl dono, non stanchiamoci
«Non aver paura, perché io sono con te». mai di operare gesti di accoglienza per chi è nel
La speranza di cui parliamo non si fonda sui numeri o bisogno e di creatività nella catechesi, nell’an-
sulle opere, ma su Colui nel quale abbiamo posto la nuncio del Vangelo.
nostra fiducia e per il quale nulla è impossibile. Di conseguenza il Santo Padre auspica lo snelli-
È questa la speranza che non delude e che permette- mento delle strutture, il riutilizzo delle grandi
rà alla vita consacrata di continuare a scrivere una case in favore di opere più rispondenti alle at-
grande storia nel futuro, al quale dobbiamo tenere tuali esigenze dell’evangelizzazione e della cari-
rivolto lo sguardo, coscienti che è verso di esso che ci tà, l’adeguamento delle opere ai nuovi bisogni.
spinge lo Spirito Santo per continuare a fare con noi
grandi cose. Soltanto in questa attenzione
Il valore che non dobbiamo mai perdere di vista è il
saper vivere il Vangelo e dare testimonianza della no- ai bisogni del mondo
stra fede. e nella docilità agli impulsi
Per la Fondatrice la regola in assoluto è stata il Van- dello Spirito,
gelo, suo ideale era Cristo. la Vita Consacrata
ll Vangelo non basta leggerlo, non basta meditarlo,
Gesù ci chiede di attuarlo. si trasformerà i
La stessa generosità e abnegazione che spinsero la n un autentico kairòs,
Madre Fondatrice a vivere il Vangelo e quindi a vivifi- un tempo di Dio ricco di grazie
care il Carisma, devono muovere noi. e di trasformazione
Che tra di noi non si vedano volti tristi, persone scon-
tente e insoddisfatte, perché “una sequela triste è
una triste sequela”.
Anche noi, come tutti le altre donne proviamo difficol-
tà, notti dello spirito, delusioni, malattie, declino delle
forze dovuto alla vecchiaia.
Proprio in questo dovremmo trovare la perfetta leti-
zia, imparare a riconoscere il volto di Cristo che si è
fatto in tutto simile a noi e quindi, provare la gioia di
saperci simili a Lui che, per amore nostro, non ha ri-
cusato di subire la croce.
La Chiesa non cresce per proselitismo, ma per attra-
zione. La vita consacrata non cresce se organizziamo
belle campagne vocazionali, ma se le giovani che ci
incontrano si sentono attratti da noi, se ci vedono
donne felici!
Ugualmente la sua efficacia apostolica non dipende
dall’efficienza e dalla potenza dei suoi mezzi.
È la nostra vita che deve parlare, una vita dalla quale
traspare la gioia e la bellezza di vivere il Vangelo e di
seguire Cristo.
Allora chiediamoci: Gesù, è davvero il primo e l’unico
amore, come ci siamo prefissi quando abbiamo pro-
fessato i nostri voti?
Le nostre opere, le nostre presenze, rispondono a
quanto lo Spirito ha chiesto alla nostri Fondatrice?
Sono adeguate a perseguirne le finalità nella società
e nella Chiesa di oggi?
C’è qualcosa che dobbiamo cambiare?
Svegliamo il mondo, dunque, e come profeti, testimo-
niamo come Gesù ha vissuto su questa terra.
Il profeta riceve da Dio la capacità di scrutare la sto-
ria nella quale vive e di interpretare gli avvenimenti:
è come una sentinella che veglia durante la notte e
sa quando arriva l’aurora.