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Papa Francesco in visita a Prato
Il 10 novembre è stata una giornata speciale per Prato, per Firenze e tutta la
Toscana. TV Prato ha trasmesso tutto dalle 7.00 alle 23.00 e noi abbiamo cer-
cato di non perdere l’opportunità. Per Prato era prevista solo una sosta di pas-
saggio, ma la partecipazione ha superato ogni previsione. L’organizzazione
inoltre è stata eccellente con sei maxischermo lungo le piazze. Il percorso del
papa è iniziato alle ore 8.00 in papamobile verso il Duomo, percorrendo le
strade designate, tra la festosità di tutti. Noi ci siamo alzate di buon mattino
(prima delle 5.00), per raggiungere le postazioni assegnate. Madre Maristella
con insegnanti, bambini e famiglie ha atteso il Papa in P.zza Europa, nei pressi
dello stadio, con altre scuole cattoliche, contraddistinte dal cappello giallo e
dallo sventolio delle bandierine pontificie. A P. zza delle carceri invece erano
in attesa oltre mille giovani, che la sera del 9 novembre hanno partecipato al
la Veglia di preghiera nella chiesa di S. Fran- bisogna curare“la prossimità”. Tanti gli spunti e
cesco, 800 di essi hanno trascorso la notte le emozioni che ci portiamo nel cuore! Al termi-
dormendo nei sacchi a pelo all’interno della ne, il Papa ha salutato diverse rappresentanze,
stessa chiesa. Madre Maristella ha partecipato tra queste un giovani frate minore cinese con
alla veglia di preghiera dei giovani, noi invece una giovane ed un signore cinese. Si, perché a
Prato c’è anche una Parrocchia cinese affidata ai
abbiamo partecipato alla serata di preghiera Frati Minori e tra i manifesti di benvenuto in città
dei religiosi nel contesto del Triduo. Suor M. c’era anche quello della comunità cinese. Tra gli
Laura, Suor M. Sandra ed io, abbiamo avuto il ammessi al saluto c’era anche un detenuto. Do-
pass per accedere a Piazza Duomo, in prima po le 9.30, il S. Padre è partito per Firenze, dove
fila con le altre religiose. All’arrivo di Papa nella mattinata ha parlato ai delegati del 5 Con-
Francesco, la gente sembrava impazzita: lun- vegno Ecclesiale della Chiesa Italiana, ed nel po-
ghi applausi, sventolio di bandiere pontificie e meriggio ha celebrato l’Eucaristia nello stadio
di altre nazionalità, non esclusa quella cinese Franchi di Firenze.Grazie Papa Francesco!
con i suoi rappresentanti. Il Santo Padre en- Madre M. Nazarena Di Paolo
trando nel Duomo si è fermato a venerare il
“sacro cintolo”; poi è salito allo spettacolare
pulpito di Donatello, dove si è visibilmente
commosso nel vedere la piazza gremita e tan-
ta gente festosa, nonostante l’orario disagevo-
le. C’è stato prima il saluto del Vescovo Mons.
Franco Agostinelli, che, ha parlato di Prato
come città “laboratorio”di convivenza sociale,
nel rispetto delle diversità multietniche e mul-
tireligiose. Nella città di Prato infatti vivono in
pacifica convivenza ben 120 nazionalità, con
un totale di oltre 35.000 stranieri, di cui
15.000 cinesi più gli irregolari. Il papa ha ripe-
tuto ciò che già aveva scritto a Mons. Agosti-
nelli: “Voglio partire da Prato perché qui si
incontrano i problemi della società multietnica
e multireligiosa, dell’accoglienza e dell’integra-
zione, insomma della periferia esistenziale”.Ha
poi gridato forte a favore dei “nuovi schiavi”,
ricordando i 7 cinesi morti nell’incendio del
loro laboratorio 2 anni fa. Ha sottolineato che
“non c’è fede senza rischio”, che“nessun vici-
no può diventare lontano” anzi
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