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Incontro mondiale giovani consacrati a Roma
Nell'ambito delle celebrazioni e degli incontri previsti per l'An-
no della Vita consacrata, la CIVCSVA ha organizzato dal 15 al
19 settembre un incontro mondiale per giovani religiosi e reli-
giose aventi almeno 10 anni di consacrazione. Il Santo Padre
ha chiesto loro di testimoniare la bellezza della propria voca-
zione. Alla veglia di preghiera aperta a tutti e che si è svolta
in Piazza S. Pietro il 15 settembre alle ore 20.30, presieduta
dall’Arcivescovo Segretario della Congregazione per gli Istituti
di Vita consacrata, Sua Eccellenza Mons. José Rodríguez Car-
ballo, hanno partecipato anche le nostre juniores MDC attual-
mente residenti a Roma. Tematica dell’Incontro: “Svegliate il
mondo – Vangelo, Profezia, Speranza”, "Gesù chiamò a sé
quelli che egli volle ed essi andarono da lui" (Mc 3,13). Sono di
seguito riportate le riflessioni dell’ Arcivescovo Segretario rila-
sciate ad un intervista a chiusura dell’incontro. I giovani di
oggi sono sensibili alla chiamata meravigliosa, misteriosa ed
esigente che Dio fa e si vede in tanti consacrati questa dispo- preghiera personale e comu-
nibilità senza misura ad andare. Ai giovani piace questo essere nitaria che oggi si è affievolita
assoluto, cioè il donarsi veramente. Ho riscontrato questo nei anche tra noi consacrati perché
vari continenti. Ma c’è anche la difficoltà, alle volte, di vedere gli altri impegni ci prendono trop-
una testimonianza chiara su questo, dunque noi consacrati po tempo e quando potremmo,
abbiamo alcune cose da rivedere. Innanzitutto dobbiamo ri- spesso preferiamo altro. Do un
vedere la nostra vita comunitaria: noi non possiamo togliere consiglio, ai giovani: prendete il
al giovane la famiglia che deve essere una congregazione reli- Libro del Deuteronomio, dove
giosa; in essa il giovane deve trovare fiducia, deve trovare Mosè fa la memoria del popolo, e
fratelli e sorelle, non persone che giudicano, che vedono sem- fate voi memoria della vostra
pre il negativo, che criticano sempre ogni atteggiamento. C’è vita: “Quando io ero schiavo là,
bisogno di ricomporre la vita fraterna. Dove c’è fiducia, dove il Signore mi ha liberato”, faccio
c’è amore, dove c’è aiuto reciproco fiorisce di più la risposta festa perché mi ha liberato, fac-
del giovane. Dobbiamo poi rivedere la formazione alla vita di cio festa perché mi ricordo le me-
consacrazione: che non mira a ridurre le nostre debolezze – fa raviglie che ha compiuto nella
bene anche quello ma, soprattutto, mira a consegnarsi nelle mia vita. Per questo vado davanti
mani di Dio totalmente, cioè lasciare che Dio lavori sulla perso- a Gesù Eucarestia, tutti dobbiamo
na. In terzo luogo dobbiamo insistere sul cambiamento dello rinforzare il valore e la bellezza
stile di autorità, di obbedienza, perché l’autorità non può es- dei momenti di adorazione Eu-
sere di un illuminato che comanda su quelli che non hanno caristica. Mi fermo, lo guardo, lo
luce; questo non ha senso! Anche colui che è superiore è un adoro, lo ascolto, ci parlo, gli rac-
discepolo di Gesù, del fondatore! Il criterio affinché lui possa conto la mia vita e faccio festa
indicare la volontà di Dio è che sia discepolo di Gesù. Allora la perché scopro che mi ama ed
prima cosa è essere fratello, essere sorella, dopo di che sei imparo anch’io ad amarlo sempre
anche superiore. Tu non sei superiore perché sei più degno, tu di più donandomi a Lui incondi-
sei uno dei tanti, ma hai questo compito. E’ stato Papa Bene- zionatamente. Lui solo mi è fede-
detto a dire questo, ovvero che il cristianesimo, le per sempre ed io sono felice di
l’evangelizzazione camminano non per imposizione ma per at- essere attratto da Lui.
trazione che viene da un fratello. E questa non è democrazia, Attendiamo per il prossimo
è un’altra cosa: è entrare nel mistero. Il giovane consacrato numero di MDC Informa il
deve vedere nel superiore non colui che impone, ma colui che racconto delle juniores MDC
è più avanti negli anni, un fratello maggiore che dà l’esempio sull’esperienza vissuta alla
per primo. Il superiore non deve pretendere di essere servito veglia di preghiera .
per il ruolo che ricopre, ma deve servire perché i giovani im-
parino dal suo esempio. Si deve fortificare infine il valore della
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