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Hogar Sonrisa de Mariele:
insieme per crescere ed imparare ad amare la vita
Numerose sono le bambine ospiti nell’altro meraviglioso hogar La
Casa de la Sonrisa de Mariele, addirittura 120, dalla tenera età
di tre anni fino più o meno ai diciotto. Tutte frequentano una orga-
nizzatissima scuola interna riconosciuta dallo stato, si tratta di un
istituto comprensivo o almeno così lo chiamiamo noi in Italia, che
va dal Kinder al quinto superiore, ogni ambiente è vasto, ben te-
nuto e funzionale, offre mille attività: scolastiche, ricreative e spor-
tive, è aperto anche ad alunni esterni fino a raggiungere l’elevato
numero di ottocento. Campi sportivi, piscina, palestre e laboratori,
corredano le strutture, alle quali con perizia sovrintendono le suo-
re, che insegnano e coordinano il personale esterno, quaranta tra
docenti ed ausiliari. Come nell’hogar Maria Inmaculada, caratteri-
stica peculiare è il laboratorio di ricamo e cucito, di canto, di danza
di musica e di artigianato infatti, tutte le bambine e le ragazze so-
no molto creative ed industriose nel realizzare numerosi oggetti
come borse, borsellini, portapenne, portachiavi, braccialetti e bi-
giotteria di ogni genere con perline, stoffa e la cosiddetta ceramica
“fria”. Questi oggetti vengono poi venduti al mercato, sia le ragaz- A casa e
ze dell’Hogar M. Inmaculada, sia quelle del Sonrisa de Mariele, all’aperto
hanno un loro spazio riservato, dove allestiscono un piccolo punto
vendita: imparano così a vendere e a guadagnare con onestà e
spirito di sacrificio. La catechesi non manca, si svolge sia fuori
presso la parrocchia dedicata alla Santissima Trinità che all’interno
dello stesso hogar; le nostre ospiti vengono preparate dalle suore
a ricevere il sacramento del Battesimo, la Prima Comunione ed il
sacramento della Cresima. In comunità ed anche tra le bambine
regna tanta allegria, voglia di stare insieme nel lavoro, nel diverti-
mento e nella preghiera.
Tutte in gita al Ciakito
E’ stata del tutto originale la giornata vissuta al
ciakito, un vasto terreno di nostra proprietà uti-
lizzato come orto e frutteto riservando un’area
anche all’allevamento di bestiame.
Quasi tutte le suore delle varie comunità presenti
e tutte le bambine e le ragazze dei due hogar, mi
hanno portato lì con il micro privato, un piccolo
bus. E’ simpatico quello pubblico in cui per preno-
tare la fermata non si suona il classico campanello
come usiamo fare noi in Italia, ma si dice la carat-
teristica frase: “para por favor!”
Tutti insieme abbiamo cucinato e mangiato i frutti
della terra e abbiamo condiviso tanta fraternità. Vi
assicuro che passeggiare e camminare tra la natu-
ra interminabile fa bene al corpo e allo spirito.
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