Page 2 - MDC Informa n.89
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Apriamo gli occhi: attraverso le crisi: i numeri che
mancano; “Padre, non ci sono vocazioni, adesso
andremo in capo al mondo per vedere se ne tro-
viamo qualcuna,” le forze vengono meno, lo Spiri-
to invita a rinnovare la nostra vita e le nostre co- Preghiera per le vocazioni
munità. Come facciamo questo? Lui ci indicherà il
cammino. Noi apriamo il cuore, con coraggio, alla vita consacrata
senza paura. Guardiamo a Simeone e Anna: an- Signore Gesù,
che se avanti negli anni, non passano i giorni a tu hai detto:
rimpiangere un passato che non torna più, ma “Pregate il Padrone della messe
aprono le braccia al futuro che viene loro incon- perché mandi operai nella sua messe”;
tro. Non sprechiamo l’oggi guardando a ieri, o eccoci davanti a Te
sognando di un domani che mai verrà, ma met- per pregare il Padre come tu ci chiedi.
tiamoci davanti al Signore, in adorazione, e do- Manda dunque giovani generosi,
mandiamo occhi che sappiano vedere il bene e che si lascino attirare dal tuo Amore
scorgere le vie di Dio. Infine, una terza doman- nella strada del sacerdozio
da: che cosa stringiamo tra le braccia? Simeone e della vita consacrata.
accoglie Gesù tra le braccia. È una scena tenera e Manda giovani appassionati di Te,
densa di significato. Dio ha messo suo Figlio tra le desiderosi di fare della loro vita
nostre braccia perché accogliere Gesù è l’essen- una totale donazione a Te,
ziale, il centro della fede. A volte rischiamo di per- di farsi prossimi dei più poveri
derci in mille cose, di fissarci su aspetti secondari e dei più abbandonati,
o di immergerci nelle cose da fare, ma il centro di di annunciare il Vangelo ad ogni uomo.
tutto è Cristo, da accogliere come il Signore della Ti preghiamo di guardare ai consacrati,
nostra vita. Quando Simeone prende fra le brac- sparsi nel mondo,
cia Gesù, le sue labbra pronunciano parole di be- di benedirli e di rinnovarli
nedizione, di lode, di stupore. E noi, dopo tanti col tuo Spirito d’amore,
anni di vita consacrata, abbiamo la capacità di creativo e fecondo.
stupirci? Facciamo un esame su questo, e se Maria Immacolata
qualcuno non la trova, chieda la grazia dello stu- ci avvolga con il suo manto d’amore
pore davanti alle meraviglie che Dio sta facendo e ti renda gradita la nostra preghiera.
in noi. Se ai consacrati mancano parole che bene- Tu sei Dio e vivi e regni
dicono Dio e gli altri, se manca la gioia, se viene con il Padre e con lo Spirito Santo
meno lo slancio, se la vita fraterna è solo fatica, per tutti i secoli dei secoli.
se manca lo stupore, non è perché siamo vittime Amen
di qualcuno o di qualcosa, il vero motivo è che le
nostre braccia non stringono più Gesù. E quando
le braccia di un consacrato, non stringono Gesù,
stringono il vuoto, che cercano di riempire con
altre cose, ma c’è il vuoto. Stringere Gesù con le
nostre braccia: questo è il segno, questo è il cam-
mino, questa è la ricetta del rinnovamento. Allo-
ra, quando non abbracciamo Gesù, il cuore si
chiude nell’amarezza. È triste vedere consacrati,
consacrate amari: si chiudono nella lamentela per
le cose che puntualmente non vanno, in un rigore
che ci rende inflessibili, in atteggiamenti di prete-
sa superiorità. Sempre si lamentano di qualcosa:
del superiore, della superiora, dei fratelli, della
comunità, della cucina… Se non hanno lamentele
non vivono. Ma noi dobbiamo stringere Gesù in
adorazione e domandare occhi che sappiano ve-
dere il bene e scorgere le vie di Dio. Se accoglia-
mo Cristo a braccia aperte, accoglieremo anche
gli altri con fiducia e umiltà. Allora i conflitti non
inaspriscono, le distanze non dividono e si spegne
la tentazione di prevaricare e di ferire la dignità di
qualche sorella o fratello. Apriamo le braccia, a
Cristo e ai fratelli! Lì c’è Gesù. Rinnoviamo con NUTRIRSI
entusiasmo la nostra consacrazione! Chiediamoci
quali motivazioni muovono il nostro cuore e il no- ADORARE
stro agire, e prendiamo fra le braccia Gesù. An-
che se sperimentiamo fatiche e stanchezze que- CONDIVIDERE
sto succede: anche delusioni, succede , facciamo
come Simeone e Anna, che attendono con pa- ANNUNCIARE
zienza la fedeltà del Signore e non si lasciano ru-
bare la gioia dell’incontro. Rimettiamo Lui al cen- SERVIRE
tro e andiamo avanti con gioia.