Page 3 - MDC Informa n.74
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Datevi  al  meglio  della  vita,  cercare  il  Signore,
          custodire la sua Parola, cercare di rispondere ad
          essa  con  la  propria  vita,  crescere  nelle  virtù,
          questo rende forti i cuori dei giovani. Mantenere
          la  ‘connessione’  con  Gesù,  essere  ‘in  linea’  con
          Lui,  perché  non  si  cresce  nella  felicità  e  nella
          santità solo con le proprie  forze. Non confonde-
          re  la  felicità  con  un  divano...lasciare  piuttosto
          sbocciare i sogni e prendere decisioni. Datevi al   L’immagine  scelta  come  logo  è  una  tempera  di
          meglio della vita! (Christus vivit, 158.143). Que-  Stefano  Nava  ricca di  riferimenti  biblici.  Il  motivo
          sto  il  tema  proposto  per  l’anno  pastorale  19-  principale  è  l’annuncio  che  il  meglio  della  vita  è
          2020, che evidenzia un legame tra vocazione e
          felicità. Quando si parla di vita felice, spesso si   Gesù,  raffigurato  al  centro,  riconoscibile  per  due
          immagina una vita gioiosa, senza problemi, sen-     indizi: abito rosso rivestito di blu, colori tipici per
          za  pensieri  (cfr.  Gaudete  et  exsultate,  75-76).   indicare la duplice natura umana e divina di Cristo
          Talvolta  anche  la  vocazione,  la  vita cristiana,  è   e la sciarpa con tre righe orizzontali che vuole sim-
          stata  annunciata  così,  come  se  la  vita  nuova   boleggiare il mantello della preghiera del quale è
          promessa  dal  Vangelo  introducesse  in  un’altra
          vita’  senza  dolori,  contraddizioni,  fatiche.  Nella   sufficiente  toccare  un  lembo  per  essere  guariti.
          sua  radice  latina,  felicità  ha  a  che  fare  con  fe-  Appena dopo l’incontro con Gesù i due giovani in-
          condità,  una  vita  felice  è  una  vita  feconda;  in   tuiscono la loro vocazione, il meglio di loro stessi
          questa prospettiva, il tema è estremamente vo-      (ChV 257) raffigurata dalle loro stesse ombre che,
          cazionale. Fecondità, fa rima con relazione non     proiettate in avanti, danzano la vita. La felicità, la
          si può essere fecondi da soli e vocazione condu-
          ce,  alle  sorgenti della  fecondità.  Ogni  chiamata   fecondità, la vocazione è sempre in movimento, in
          sorge  da  una  Parola  del  Risorto  sentita  come   avanti, per qualcuno (ChV 286). All’alba dell’incon-
          vera  per  sé,  cresce  nella  relazione  con  Lui.  S.   tro, il Risorto è già un passo oltre, sempre in cam-
          Agostino, nella sua ampia lettera sulla preghiera   mino. Il dipinto è ricco di segni che ricordano colo-
          indirizzata  a  Proba,  una  vedova  romana  bene-  ro che dopo l’incontro con il Signore, hanno rico-
          stante e madre di tre consoli, scrisse una volta:   nosciuto la loro vocazione: sullo sfondo la casa di
          in fondo vogliamo una cosa sola: la vita beata,
          la vita che è semplicemente vita, semplicemente     Zaccheo con il sicomoro e lì accanto la punta della
          felicità. Non c’è, in fin dei conti, altro che chie-  barca  di  Simone  ed  Andrea;  poco  più  avanti  la
          diamo  nella  preghiera.  Verso  nient’altro  siamo   brocca  dimenticata  dalla  Samaritana  e  il  fuoco di
          incamminati, di questo solo si tratta. In realtà, è   brace ancora acceso dopo il pranzo di pesce arro-
          Gesù  che  cercate  quando  sognate  la  felicità;  è   stito  consumato  con  il  Risorto.  Sulla  sinistra,  le
          Lui che vi aspetta quando niente vi soddisfa di
          quello che trovate; è Lui la bellezza che tanto vi   monete  lasciate  da  Matteo  e  ai  piedi  di  Gesù,  il
          attrae;  è  Lui  che  vi  provoca  con  quella  sete  di   vaso  di  nardo,  di  cui  ancora  si  sente  il  profumo,
          radicalità  che  non  vi  permette  di  adattarvi  al   insieme al Vangelo. Sulla sinistra alcuni alberi che
          compromesso; è Lui che vi spinge a deporre le       iniziano  a  germogliare  perché  c’è  un  motivo  per
          maschere che rendono falsa la vita; è Lui che vi    cui alzarsi e decidersi a spendere la vita: un inver-
          legge  nel  cuore  le  decisioni  più  vere  che  altri
          vorrebbero soffocare. È Gesù che suscita in voi il   no che sta finendo e qualcosa di nuovo sorge e si
          desiderio  di  fare  della  vostra  vita  qualcosa  di   impone come la scelta da fare, la via da prendere,
          grande, la volontà di seguire un ideale, il rifiuto   qualcuno per cui spendere tutta la propria vita (EG
          di lasciarvi inghiottire dalla mediocrità, il corag-  273).
          gio di impegnarvi con umiltà e perseveranza per
          migliorare voi stessi e la società rendendola più
          umana e fraterna. Datevi, allora, al Meglio della
          vita!
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