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credibilità, coerenza, efficacia cioè Gesù è ritenuta  Sono  qui  riportati  alcuni  contenuti  del  Covegno
         una persona degna di fede perché dice e fa, vive  USMI per juinores “Donne  cristiane  consacrate”
         quello che dice. È da qui che viene la sua autore- 24-28  (Sacrofano  24-28  aprile  2019)e  le  riflessioni
         volezza, molto diversa da quella di scribi e farisei,  delle 4 juinores che vi hanno partecipato accompa-
         dunque l’accompagnatore è chiamato a condivide- gnate da Suor M. Elisabeth Vaca.
         re  questo  tipo  di  potere  di  Gesù,  cioè  diventare
         persona  autorevole,  di  vivere  in  modo  coerente  Che cosa è la formazione? Formare è prendere
         con quello che dice, altrimenti diventa una forma  forma, non quella del formatore (sarebbe dipenden-
         di autoritarismo compensativo delle proprie debo- za),  nemmeno  quella  del  Fondatore  (sarebbe  fare
         lezze  o  incapacità.  Un’altra  caratteristica  fonda- “archeologia”),  ma  quella  di  Cristo,  assimilando  i
         mentale è che Gesù lascia liberi, non esercita un  suoi sentimenti verso il Padre attraverso un proces-
         potere  che  lega  alla  sua  persona,  né  che  Lui  si  so educativo/formativo che dura tutta la vita e com-
         leghi a luoghi o persone, quindi la sua azione di  prende  la  totalità  della  persona.  Assimilare  i  senti-
         accompagnamento  è  caratterizzata  da  due  punti  menti: è formare il cuore di Cristo in noi fino a pen-
         importanti:  1- la gratuità: dona ciò che ha tenen- sare, giudicare e ragionare al modo di Gesù. E’ lui il
         do presente quello che la persona può ricevere. 2 centro di ogni processo formativo, la forma che ogni
         -va altrove, quando comprende che la sua missio- persona  in  formazione  (permanente  e  iniziale)  è
         ne è conclusa, altrimenti si esporrebbe a tentazio- chiamata a riprodurre. Ciò che ci fa diversi è il modo
         ni di legami forti o di trionfalismi che gli levereb- concreto di essere dono gli uni per gli altri, in questo
         bero la libertà. È la preghiera il luogo fondamen- senso la formazione deve favorire lo sviluppo di una
         tale per ogni accompagnatore, per rimettere tutto  “identità” in “uscita”, nel farsi dono e nel realizzarsi
         nelle mani di Dio e avere da Lui forza di esercitare  in  questo  farsi  dono;  deve  portare  ad  avvertire  la
         con libertà il proprio servizio. In sintesi si può dire  propria “identità” come “persona” (essere in relazio-
         che  come  Gesù  riceve  dal  Padre  il  potere  anche  ne) e la propria “originalità” nella libertà di amare e
         all’accompagnatore  viene  affidato  questo  potere,  di servire. ( spunti tratti dalla relazione di  Fr. José
         quindi è chiamato a prenderne cura non come un  R. Carballo, ofm Arcivescovo Segretario IVCSVA).
         possesso  personale  o  una  possibilità  di  riscatto
         personale, ma come un servizio verso coloro che  Elementi base nella formazione
         il Signore gli vorrà affidare. In fondo il potere di  Nella  formazione  integrale  è  necessario  impegnare
         Gesù  è  dare  la  vita  e  darla  in  abbondanza  (Gv   armonicamente lo spirito, il cuore, le mani. Per ren-
         10,10) non per togliere ma per dare vita. l’accom-  dere  questo  possibile  ci  vuole  tanta  fede  e  amore
         pagnatore  è  chiamato  a  farsi  mediatore  e  non  nella  piena  accettazione  della  nostra  umanità,  solo
         protagonista di questa missione di Dio quindi me-  corrispondendo possiamo  testimoniare l’essere don-
         diatore di vita. Questo potere di Gesù si articola   ne  cristiane  e  consacrate  felici.  Ora  ci  poniamo  la
         nel ridonare la vista ai ciechi, dare il pane agli af- domanda: sappiamo amare davvero? Siamo invitate
         famati, liberare i prigionieri, offrire misericordia e   ad amare come Gesù, cominciando dalla nostra co-
         accoglienza a chi ne avverte il bisogno. La missio-  munità. Il discernimento è sempre importante nella
         ne di Gesù dunque è ridare dignità alla persona.  vita religiosa, anche di fronte a situazioni che ci fan-
         L’accompagnatore è chiamato a condividere que-    no male, oppure di fronte  a tante esigenze; I voti
         sta  intenzionalità  di  Dio  verso  l’uomo.  Gli  stru-  sono doni del Signore, ci insegnano ad amare senza
         menti per esercitare e attuare questo potere non  possedere, ma allo stesso tempo  sono una  spinta e
         è  altro  che  la  compassione,  l’empatia,  l’ascolto   un lavoro  costante. E facile dire di volere rinunziare
         profondo, il rispetto della libertà dell’altro, la pa-  alle cose materiali é difficile soprattutto vivere la ri-
         zienza, l’insegnamento, la chiarezza dei messaggi  nunzia, però con Gesù  nel  cuore  si può. Attraverso
         dati, accogliere che c’è un tempo per lasciar an-  il  dono  accolto  dei  consigli  evangelici,  anche  noi
         dare e dirigersi altrove. Tutti aspetti di umanità. Il   impariamo a essere un dono per gli altri. Le beatitu-
         potere non sta solo nell’acquisizione delle compe- dini  aiutano  a  seguire  Cristo  tutta  la  vita  con  una
         tenze tecniche, ma il potere risiede nella persona   fede  forte,  viviamo  la  vita  religiosa  nello  Spirito  di
         umana  e  nelle  sue  qualità.  È  fondamentale  che   Dio. Il cuore umano é fatto per amare, per amore di
         l’accompagnatore abbia una buona conoscenza di  Dio prima di tutto, ma anche per amare il prossimo.
         sé stesso, dei propri dinamismi umani e di ciò che   Prima di vivere  questa vita religiosa, dobbiamo co-
         lo anima. È importante che l’accompagnatore fac-  noscere la nostra umanità (creatura) lasciarsi guida-
         cia costantemente un suo cammino personale che  re dalla grazia di Dio e dai nostri responsabili. Rin-
         non avviene una volta per tutte ma dura tutta la   grazio la  Superiora  Generale  e l’ intera congrega-
         vita, la formazione è per tutta la vita, perché ogni   zione  per    aver    dato  l’opportinità  di  partecipare  a
         età porta i suoi dinamismi, il modo in cui accom- questa  formazione   spirituale che ci aiuterà ad an-
         pagnammo non è lo stesso quando la facevamo a     dare avanti: grazie, grazie .
         20- 30 anni o a 50 o ancora di più. Ci vuole infine      Suor M. Nadine  Alix Mayika Matsimouna
         una buona vita di preghiera, non dire le preghie-
         re, ma una buona vita di preghiera, vuol dire una   Dove sono le religiose c’è la gioia!
         buona relazione viva con il Signore che può esse-  La  religiosa  è  prima  di  tutto  una  donna  cristiana,
         re fatta anche nel silenzio. La Parola di Dio è viva   umana  e  umanizzante  che  deve  conformare  la  sua
         ed efficace, trasforma il cuore e dà forza e corag-  vita a quella di Gesù. La religiosa vivendo i consigli
         gio.  Bisogna  crescere  come  uomini  e  donne  di   evangelici si unisce a Gesù e alla Chiesa. I consigli
         preghiera.                                        evangelici non sono una rinuncia o un dono che noi
                     Suor M. Erika Justiniano              facciamo  a  Dio,  ma  un  dono  che  Dio  fa  a  noi.  Un
                                                           dono  che  dobbiamo  accogliere  con  intelligenza  e
                                                           sensibilità.  Con  il  voto  di  povertà  l’uomo  si  ricorda
                                                           che siamo creature e tutto ciò che abbiamo viene da
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