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La potenza di Dio si rivela anche in età senile, segnata da
                                                    limiti, malattie e difficoltà.


                                                    “Dio ha scelto ciò che nel mondo è debole per confondere i
                                                    forti, Dio ha scelto ciò che nel mondo è ignobile e disprez-
                                                    zato e ciò che è nulla per ridurre a nulla le cose che sono,
                                                    perché nessun uomo possa gloriarsi davanti a Dio”
                                                    (1 Cor 1,27-28).






         Il  disegno  di  salvezza  di  Dio  si  attua  anche
         nella fragilità di corpi non più giovani, deboli
         e malati. Così dal grembo sterile di Sara e dal
         corpo  centenario  di  Abramo  nasce  il  Popolo
         eletto  (cfr.  Rm  4,18-20).  Ed  è  dal  grembo
         sterile di Elisabetta e da un vecchio carico di
         anni,  Zaccaria,  che  nasce  Giovanni  Battista,
         precursore di Cristo.








                                                         Anche quando la sua vita assume le sembianze della
                                                         debolezza,  l'anziano  ha  dunque  motivo  di  ritenersi
                                                         strumento della storia della salvezza: “Lo sazierò di
                                                         lunghi giorni e gli mostrerò la mia salvezza” (Sal 90).






           “Le  suore  addette  all’assistenza  ….si  di-                        “L’assistenza agli anziani e agli
           stinguano  per  carità,  pazienza,  accorgi-                          infermi per disporli a una santa
           mento e modestia…”                                                    morte,  concretizza  un  aspetto
                  (Art.31 Regola Originaria)                                     del Carisma proprio dell’Istituto
                                                                                 per  il  quale  più  intimamente
           “...la loro opera deve mirare a portare i                             partecipa  al  mistero  di  Cristo
           malati  all’accettazione  in  spirito  di  fede,                      sofferente.
           della volontà del Signore e alla cosciente                                  (Costituzioni Art. 138)
           partecipazione alle sofferenze di Cristo”
                      (Costituzioni Art. 139)
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