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SOGNATE ANCHE VOI QUESTA CHIESA
è la tematica attorno a cui le Chiese di
Abruzzo e Molise sono state chiamate a con-
frontarsi durante il Convegno Ecclesiale Re-
gionale promosso dai Vescovi della Confe-
renza Episcopale Abruzzese e Molisana. Il
sogno a cui ha guardato il confronto è quel-
lo di Papa Francesco, contenuto nell’encicli-
ca Evangelii Gaudium, da sviluppare nella
dinamica della Famiglia, dei Giovani e dei
Poveri che nelle tante diverse forme di po-
vertà popolano i nostri territori. La diocesi di
L’Aquila, ha partecipato con una delegazio-
ne guidata dall’Arcivescovo e formata da 20
persone, fra sacerdoti, religiose e laici. I la-
vori, sono stati introdotti dalla relazione di Sua
Ecc.za Mons. Bruno Forte, Presidente della
Conferenza Episcopale Abruzzese Molisana.
L’esperienza sinodale di questi giorni di con-
vegno, nello stile della concretezza di Papa
Francesco, si propone di far convergere il
cammino delle Chiese del territorio verso una
speciale attenzione e cura nei confronti della
famiglia, dei giovani e dei poveri (dal sito del-
la CEAM).
Alcuni spunti per riflettere
FAMIGLIA:
si può e si deve parlare ancora di nuova evangelizzazione per la famiglia
occorre impegno in famiglia per vivere e testimoniare la Parola.
educare la famiglia a “quel per sempre”
educare alla relazione con l’altro/a
educare a rispondere on amore alla grazia che Dio offre ai membri della famiglia
accompagnare la famiglia nella fede, fiducia, fedeltà
far entrare nella famiglia la misericordia di Dio
integrare le famiglie “ferite” nella comunità ecclesiale perché sperimentino misericordia e
riconciliazione.
GIOVANI:
I giovani di oggi dalla società auspicano :
ascolto - nel rispetto e nell’amore reciproco ed in assenza di pregiudizio
provocazione - chiamare ciascuno per nome ed in nome di Gesù, annunciato e testimo-
niato con la parola e l’eloquenza della vita.
coinvolgimento - chiamati a collaborare con le generazioni precedenti che siano testi-
moni prima ancora he maestri.
POVERI:
conoscere le realtà legate alle povertà ( povertà fisiche e materiali)
non fermarsi a fare la carità ai “clienti fissi”, ma allargare lo sguardo alle tante povertà
presenti in ogni angolo della società
considerare il povero come persona on la sua dignità e non come un “oggetto” da trascu-
rare
Imparare a condividere on il povero: “non c’è nessuno così povero che non sia capace di
donare quello che ha”.
(appunti di suor M. Erika Justiniano dalla relazione di Mons. Bruno Forte)
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